[Discussioni] Re: Esiste sw libero italiano che viene venduto con successo?
Marta Rosso
martarosso a tin.it
Lun 15 Apr 2002 15:48:08 CEST
Le aziende grandi non seguono certo "vision" e "mission", scritte più che
altro per infinocchiare i potenziali dipendenti/clienti (e ringrazio Potortì
per aver spiegato che la mia frase "le aziende esistono per i soldi" non era
quella di un cieco capitalista, ma quella di chi osserva i "meccanismi" del
mercato, in particolare ai livelli più macroscopici; inoltre nella mia
personale esperienza, quasi esclusivamente italiana, gran parte degli
imprenditori che ho conosciuto non ha una gran visione ma un grande interesse
per i soldi ce l'ha).
E' senz'altro positivo il processo di diffusione a piccoli passi: piccoli pezzi
di software, piccole aziende o gruppi di individui che lavorano con e per il
sw libero. Ma in questo modo il sw libero non è molto visibile né compreso:
forse la massa di utenti si troverà Linux sul desktop fra 5 anni, ma ne
conoscerà la filosofia?
Purtroppo per comunicare ad ampio raggio bisogna tenere in considerazione
anche strumenti come la pubblicità (che non è altro che pagare per
trasmettere un messaggio, purtroppo tv e anche molta carta stampata in Italia
funzionano così) e bisogna comprendere il peso che hanno sul piano della
comunicazione le grandi aziende (vedi l'attenzione che ottengono su
giornali&compagnia).
La distinzione di Di Gregorio fra aziende che sfruttano / lavorano con /
promuovono sw libero mi aiuta a sintetizzare: dato che è difficile che le
aziende grandi arrivino a "promuovere" sw libero, perché sono regolate da
fini più che altro economici, bisogna stimolarle almeno ad arrivare al
livello 2, un po' più utile alla comunità, e perciò bisogna che comprendano i
vantaggi intrinseci del modello di sviluppo "open" -> ritorna la necessità di
comunicare con più forza.
Per parte mia, per aiutare la diffusione del sw libero (visto che non posso
programmare), mi sforzo e mi sforzerò di entrare nei meccanismi "economici"
per poter suscitare interesse anche nelle grandi realtà.
Questa discussione mi ha senz'altro dato molti strumenti in più per
affrontare il discorso "modelli di business".
Grazie,
Marta
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