[Discussioni] seminario Universita' e brevetti -- relazione
Alessandro Rubini
rubini a gnu.org
Sab 21 Dic 2002 03:04:46 CET
>>Si, perche` qualunque idea puo` essere espressa in un linguaggio
>>formale e compilabile o interpretablile.
>
> Non sono convinto che questa affermazione sia vera. Istintivamente mi
> pare che un'idea sia una cosa molto pił ampia di un programma.
Hai pensato di automatizzare la somministrazione di medicinali?
Allora brevetti un dispositivo che lo faccia. E` composto da
un elaboratore, un programma di controllo, un attuatore.
Hai pensato di regolare il volume dell'autoradio in base al
rumore ambientale? Brevetti un dispositivo composto da un microfono,
un programma, un attuatore sull'autoradio.
Hai pensato di dare le multe in base alle informazioni dei caselli
autostradali? Brevetti un dispositivo che fa "velocita` = spazio/tempo"
che ha un databse delle stazioni autostradali, un collegamento
con gli archivi della societa` autostrade e una stampante.
Hai pensato di alzare automaticamente la tenda da sole quando tira
vento? Brevetti un dispoasitivo composto da un anemometro, un
programma, un relay e un motore.
Hai pensato di equilibrare gli autobus in base alla distribuzione del
carico? Brevetti un dispositivo composto da un inclinometro, un
programma, un attuatore sulle sospensioni di destra e di sinistra.
Queste cose non serve farle in pratica, basta descriverle
sommariamente e aspettare che qualcuno le faccia.
Sai di quello che ha fatto causa a Novell perche` la condivisione
file via rete la ha inventata lui? Sai di quello che fotografava
uno specchio sferico dal basso per srotolare immagini panoramiche
e ha dovuto smettere? Sai di quelli che "la trasparenza l'abbiamo
inventata noi"?
> Inoltre direi che ben pochi programmi rappresentano un'idea.
Tutte le mutante possono diventare stracci per la polvere, ma pochi
stracci per la polvere sono fatti con le vecchie mutande.
La relazione e` iniettiva, non biiettiva.
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