Organizzazione del lavoro ( was R: [Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato)
Marco Ermini
markoer a firenze.linux.it
Sab 20 Lug 2002 12:25:57 CEST
On Thu, 18 Jul 2002 09:09:05 +0200, Alessandro Rubini <rubini a gnu.org> wrote:
> > Ad oggi 5 soci + 2 in attesa di entrare.
> > E non sappiamo per quante persone possa "reggere" un simile modello.
>
> In linea di principio punto anch'io ad un'organizzazione simile, che
> in pratica e` piu` uno "studio associato" che una cooperativa
> (indipendentemente da come lo strutturi poi legalmente). Secondo me
> 4-5 e` il numero ottimale.
Lo penso anche io. La cooperativa, intesa come struttura societaria (e non
come concetto che va benissimo), da un punto di vista economico, non mi pare
molto conveniente - anche se poi da caso a caso le cose possono variare, ma la
cooperativa ha una netta convenienza economica soltanto nella forma di
cooperativa sociale, cioe' se i tuoi clienti sono soggetti ritenuti
"svantaggiati". Nel caso di societa' informatiche abbiamo calcolato che, piu'
o meno, fino ai 250.000 euro di fatturato annuo conviene una s.n.c., oltre
conviene una s.r.l. Ovviamente anche questo puo' variare da caso a caso (per
esempio noi siamo iscritti tramite il settore dell'artigianato, perche' questo
porta delle convenienze particolari nella nostra regione).
Mantenere poi ciascuno la propria partita IVA (mi sembra di aver capito che si
parla di professionisti che lavorano insieme) e' sconvenientissimo se fai una
societa'. Tanto vale fare una s.n.c. tra 5 persone e pagare un solo
commercialista una volta sola.
ciao
--
Marco Ermini
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