[Discussioni] Articolo L&C n.25

Vasco vmcleri a tiscalinet.it
Gio 20 Giu 2002 08:08:29 CEST


E' un po' di tempo (circa due mesi) che seguo silenziosamente questa lista 
e finora non ho ritenuto di intervenire perche' i vostri articoli sono 
stati (per chi scrive), nell'esposizione delle varie argomentazioni, molto 
esaurienti.
Ora, pero', mi sento di voler esternare alcune considerazioni riguardo 
all'articolo "Una critica alla proposta di legge sul software libero", 
apparso sul n 25 di Linux & Co., in quanto abbastanza contrariato da 
quanto affermato nello stesso.
Cito :
"....allora un ipotetico intervento legislativo non dovrebbe riguardare 
questa o quella tecnologia piuttosto che questo o quel modello di licenza, 
ma dovrebbe imporre trasparenza, compatibilita' e necessita' di corretto 
funzionamento dei sistemi informatici della pubbilca amministazione."

Allora io mi chiedo: una proposta di legge che tenda ad indirizzare la 
P.A. nell'utilizzo di mezzi trasparenti, funzionanti, sicuri, aperti, 
(sia nelle licenze che nel contenuto), perche' non dovrebbe 
proporre le alternative oggi presenti nel campo informatico? Se si rimane 
sul vago, e non si propongono alternative reali si rischia di doversi 
sentire dire che taluni S.O. proprietari sono a furor di popolo 
riconosciuti efficienti, stabili, sicuri, compatibili(?) etc.....
  
Aricito:
"Innanzi tutto, e' abbastanza curioso che solo ora qualche politico del 
centro sinistra (....ometto per brevita'.....), si sia svegliato con anni 
di ritardo e abbia deciso di afforntare il tema dell'OpenSource ben 
sapendo che le chanche di successo sono praticamente prossime allo zero."

Io direi:
per fortuna che ogni tanto qualcuno si sveglia, per fortuna che 
non si tende a perseverare nei propri errori. Se non si hanno le minime 
chanche di successo nel proporre FreeSoftware o O.Source allora mi chiedo 
che esistiamo a fare, che senso ha continuare a sforsarci come Lug od 
altro nel proporre alternative all'imperante monopolio informatico???
O va bene parlarne tra amici davanti ad una birra, poi, quando si tratta 
di fare sul serio lasciamo perdere, tanto.........

Poi l'articolo prosegue in questo punto con argomentazioni politiche che 
preferisco non commentare, essendo di stampo populistico e "sloganistico" 
che siamo soliti ascoltare in campagna elettorale.

Ultima citazione: 
"Si sta proponendo di lasciare un monopolio per entrare (coattivamente)
in una chiesa."

Mah insomma !!!:
e' da circa un anno e forse piu' (sicuramente dal Pulto Meeting dello 
scorso anno a Terni) che si ripete questa solfa della chiesa. <ironic>    
A parte il fatto che oggi non sono piu' i tempi dell'inquisizione e che la 
chiesa ha un comportamento nettamente migliore dei vari governi del 
mondo</ironic>, vorrei sapere perche' tanto accanimento contro chi come 
Stallman ed altri, in controtendenza con cio' che accade globalmente, 
lotta contro un sicuro e consolidato monopolio, proponendo le proprie idee 
ed il proprio modello filosofico-culturale senza che nessuno si senta 
costretto ( coattivamente, con la forza, con una dittatura, con una croce 
.... ) a doverlo per forza assumere come proprio, ma con la possibilta' 
che questo crei una discussone e ogni tanto faccia risvegliare alcuni da 
un sonno profondo ( il sonno di cui prima ).

Perdonate lo sfogo....
			Vasco
-- 
Mohammad ( a.k.a. Vasco )
Linux User Group - Rieti
www.vmcleri.it
www.lugrieti.home9.dk3.com
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