[Discussioni] La dipendenza del mondo da Microsoft (was Re: [Discussioni] articolo interessante)

Giovanni Biscuolo (Associazione Culturale MiLUG) giovanni.biscuolo a milug.org
Ven 8 Mar 2002 10:04:26 CET


Il gio, 2002-03-07 alle 11:14, Carlo Strozzi ha scritto:
> Stamattina leggevo su Punto Informatico un articolo di commento alla
> provocatoria ipotesi di Steve Ballmer di un eventuale ritiro di Windows
> dal mercato. Beh, l'articolo non dice nulla che già non sappiamo, ma mi
> pare che lo dica bene :-) Consiglio una lettura:
> 
> http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=39333

L'articolo esprime tre concetti, non sono d'accordo con te che "li dica
bene": 
- non sviluppa affatto il concetto di dipendenza degli utenti di
  computer da un monopolista
- esprime maldestramente l'ipotesi che gli USA abbiano "lasciato fare"
  Microsoft per raggiungere attraverso essa un controllo a livello
  mondiale; soprattutto non la argomenta con fatti, come per esempio
  quello della scoperta di una backdoor in Win creata per l'agenzia
  per la sicurezza nazionale USA (non so se poi l'hanno "chiusa")
- non fa capire a cosa si riferisce con le "norme restrittive delle
  liberta' personali" e quali monopoli dovrebbe colpire l'Europa
  (se e' quello che penso, e' fuori luogo).

In ogni caso, l'uscita di Ballmer dimostra ulteriormente - qualora ce ne
fosse stato bisogno - la tracotanza e la strafottenza con la quale
Microsoft sta affrontando il procedimento antitrust negli USA, e si
capisce che ne ha ben donde visto che e' chiaro che non le succedera'
nulla per i prossimi vent'anni almeno.
Tutto questo, comunque, e' un segnale chiaro e forte agli utenti, che
dovrebbero cominciare a prendere coscenza del fatto che:
- nel momento in cui dipendono in questo modo da un soggetto in
  posizione dominante, non sono del tutto liberi
- i loro dati valgono infinitamente di piu' delle loro applicazioni[2]
  e dovrebbero pretendere di disporne a piacimento, compreso il loro
  *formato* di memorizzazione e/o trasmissione
- esistono delle alternative che li libererebbero dai problemi esposti
  sopra (e da molto altro) che occorre valutare fin da subito

Finche' questo processo di "presa di coscenza" riguarda i singoli utenti
e le aziende, che possono liberamente decidere di rimanere in posizione
di sudditanza[1], mi va anche bene: ci mancherebbe altro, ciascuno e'
libero di agire come vuole; ma mi vengono i brividi al pensiero che
l'attivita' della Pubblica Amministrazione di uno Stato sia
_sostanzialmente_ dipendente da un qualsiasi *dominatore*: spero di
essere smentito.

Infine, una brevissima considerazione sull'esilarante uscita di Ballmer
del ritiro di Windows dal mercato: attento, Steve, le persone si
"adattano" molto in fretta a situazioni anche ben peggiori di quella che
tu ipotizzi:-P

Ciao.

[1] certo, sudditanza, perche' se c'e' qualcuno in posizione dominante
    vuol dire che qualcun'altro e' in posizione di sudditanza.
[2] ammesso e non concesso che gliene freghi qualcosa a qualcuno. Ci
    sono aziende, piccole e grandi, che passano gran parte del proprio
    tempo (e quindi spendono un sacco di risorse) a scrivere e
    riscrivere *sempre gli stessi dati*.

-- 
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