[Discussioni] Concorso al Min. Economia: no all Open Source!
Marco Ermini
markoer a firenze.linux.it
Mer 13 Mar 2002 11:12:57 CET
On Wed, 13 Mar 2002 10:38:34 +0100, Francesco Potorti` <pot a softwarelibero.it>
wrote:
> Marco Ermini:
> Infatti non vogliono un bando equo: vogliono che vinca IBM con una di
> quelle due macchine, IMHO
>
> Sono il responsabile del CED di una pubblica ammnistrazione (non è vero,
> sto recitando una parte). Sono molto competente, informato e
[...]
>
> Essendo in una PA, non posso fare la cosa ovvia, cioè telefonare alla
> società e trattare il prezzo. Devo fare un bando di concorso, perché la
> spesa è notevole. Ma è un'assurdità, io conosco tutto quel che c'è in
> giro a quel livello, e so bene che mi serve quello e basta. Né i miei
[...]
> Allora che faccio? Quel che ha fatto il tizio di cui stiamo parlando.
> Faccio un bando fotografia, che identifica un singolo prodotto.
>
> Siamo proprio sicuro che sia il caso di metterlo in croce? Chi ci
> guadagnerebbe da questa iniziativa?
Io sono abbastanza d'accordo con te. In effetti, almeno io personalmente, non
l'ho crocifisso in sala mensa. Tuttavia, considera che c'e' un motivo se tu,
responsabile CED di una PA, devi fare un bando: cioe' proprio il fatto che sei
una PA. Dovresti dare la possibilita' alle aziende che possono fornirti lo
stesso prodotto di farti un'offerta.
Se hai letto il documento Word, le richieste sono molto precise in termini di
compatibilita' software e di richieste di assistenza e di manutenzione. Queste
gia' escludono a priori Linux, in quanto sicuramente se non altro non e'
compatibile con Tivoli; in ogni caso e' un prodotto troppo high-end per Linux
o qualsiasi *BSD, non c'era nessun bisogno di escludere i sistemi open source
a priori e questa cosa suona un po' come paranoica.
Detto questo e chiuso qui l'argomento, ci sarebbe invece molto da discutere
sui criteri di questo responsabile CED: le sue richieste di HW, SW e di
assistenza ed installazione sono compatibili con prodotti di *quanto meno* 3
grosse aziende (IBM, Sun e SGI) e lui, come PA, sarebbe *in dovere* di farsi
fare delle offerte e prendere quella che costa meno. Ma sono d'accordo che
tutto questo non c'entra nulla col software libero, e quindi possiamo
tranquillamente chiudere qui la discussione.
> Perché invece non sfruttiamo l'inaspettata potenza mediatica che era
> stata ventilata (comunicazioni a 50 giornali) per propagandare la
> proposta di legge sul software libero, che sicuramente è meno
> scandalistico ma più sostanzioso?
Certo, sicuramente e' meglio lasciar perdere il responsabile CED ed occuparci
di cose piu' importanti ed on-topic.
ciao
--
Marco Ermini
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