[Discussioni] E per non fare solo critiche ...
Stefano Maffulli
stef a zoomata.com
Gio 9 Maggio 2002 12:10:29 CEST
On Thu, 9 May 2002 11:03:16 +0200
Carlo Strozzi <carlos a scriptaworks.com> wrote:
> Sebbene io auspichi che sempre più software venga rilasciato con
> licenze libere, realisticamente penso che ci sarà ancora per molto
> tempo, e forse per sempre, anche software proprietario, ed in
> misura probabilmente maggiore di quello libero, perchè e là che
> avviene (o dovrebbe avvenire) la competizione per aggiudicarsi
> quote di mercato e profitti. Mi rifaccio anche al tema toccato da
> Andrea Monti nel testo che ha circolato anche su diritto a .
non ho capito se dici che solo nel campo del software proprietario
avviene la concorrenza per aggiudicarsi profitti. Se così, è
un'affermazione sbagliata, dato che esiste concorrenza e feroce anche
tra i cosidetti FSB (Free Software Business).
Sw libero e proprietario continueranno certamente a coesistere, ma il
mio auspicio è che la proporzione si ribalti in fretta.
Quanto all'Andrea Monti e a chi ne sostiene le tesi, consiglio di
leggere la risposta del senatore Villanueva alla lettera di MS
(http://pimientolinux.com/peru2ms/)
> La situazione attuale è inaccettabile non tanto perchè non vengono
> forniti i sorgenti, quanto perchè non c'è la cognizione della
> questione di principio, ovvero che bisogna creare spazi di concorrenza
> in un settore di importanza fondamentale che è attualmente
> monopolizzato.
Da questa frase non si capisce da che parte stai. Per quanto
decontestualizzata, certo, pare il lamento di Steve Jobs per la scarsa
penetrazione sul mercato dei suoi pargoletti mac. O del fondatore di
Be/OS o dei sostenitori Amiga... non di uno che sostiene il sw libre.
Il problema del SL non e` il monopolio Microsoft nei sistemi operativi
desktop, altrimenti la soluzione si potrebbe/dovrebbe trovare in
tribunale, ma una forte volontà di controllo da parte dei produttori di
sw su quanto gli utenti vogliono o possono fare con questo. La scelta
di fondo sbagliata adottata da questi distributori (non li chiamo
produttori o sviluppatori apposta) sta nel voler considerare un bene
fisico che invece fisico non è affatto! In questa distorsione
originaria sta lo sbaglio originale di chi vende software un tanto a
copia. La mancanza di libertà che lamentiamo nasce da quella scelta.
Una scelta che purtroppo ora inizia a coinvolgere la sfera privata di
ognuno di noi (come previsto dalle cassandre della EFF), attraverso
tutti i contenuti digitali... ma questo ci porta fuori tema :-)
> Se io do i sorgenti all'utente Mac "medio", questi
> probabilmente non saprà che farsene, e se vuole usare quel servizio la
> sua prima reazione sarà quella di spostarsi su un PC (se ne ha uno) ed
> usare quello.
Se i sorgenti vengono ceduti con una licenza libera, *gli utenti* (non
l'utente) avranno la possibilità di pagare qualcuno per sviluppare quel
programma per la loro piattaforma preferita.
salut
stef
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