[Discussioni] E per non fare solo critiche ...
Carlo Strozzi
carlos a scriptaworks.com
Gio 9 Maggio 2002 13:17:28 CEST
On Thu, May 09, 2002 at 11:53:10AM +0200, Simo Sorce wrote:
> -- ma NON puo' andare bene per i servizi pubblici, essi devono
> garantire:
> - accesso non discriminato
> - trasparenza
> - indipendenza dal produttore
>
> La prima necessita' la possibilita' di avere il sw per "qualsiasi"
> piattaforma che ti vai ad inventare.
> La seconda necessita della disponibilita' dei sorgenti!
> L'ultima sarebbe garantita semplicemente da una stretta aderenza e
> definizione di protocolli aperti in modo che tutti i concorrenti possano
> sviluppare applicazioni perfettamente interoperabili.
Dei tre punti, i primi due implicano (di fatto) che si tratti di sw
libero, mentre l'ultimo può (e dovrebbe) essere applicato con rigore
anche al sw proprietario. Se non parliamo solo di PA ma facciamo un
discorso più generale dovremmo tenerne conto.
> > Questi sono principi di democrazia economica, secondo me
>
> Associare i termini democrazia e economia mi fa un po' senso, non ci
> vedo molto in comune tra i due. :-P
Eppure ci vogliono entrambe. Laddove, in nome di tale incompatibilità,
hanno provato ad realizzare solo l'una o l'altra delle due mi pare che
le cose non siano andate così bene. A dimostrazione dello stretto legame
fra le due cose, non di rado l'instaurazione di regimi dittatoriali è
conseguenza di gravi crisi economiche. E di solito questo porta alla
fine di entrambe.
> La concorrenza va bene per il settore privato, ma non basta o spesso non
> e' neanche la scelta giusta per quello pubblico, per esempio io aborro
> l'idea che si sta spingendo di concorrenza tra pubblico e privato in
> settori come la sanita', la salute NON E' un prodotto e come la salute
> tante altri SERVIZI al cittadino! (Purtroppo sempre piu' ci si scorda di
> questa cosa).
In linea di principio sono d'accordo. In pratica il fornire servizi
decenti (o anche scadenti) costa, e a meno di non ammazzare di tasse
devi necessariamente trovare un compromesso fra pubblico e privato,
dove la parte pubblica stabilisce le regole del gioco, ed i privati
competono per fornire il servizio. Se questo avviene senza regole
allora è un danno.
> Incidentalemente il movimento del software libero e' stato aiutato
> proprio dal fatto che il mercato fosse bloccato, quest e' una cosa che
> e' stupido non riconoscere!
E chi lo nega?
> D'altra parte, qualsiasi movimento per la liberta' acquisisce forza
> quando quest'ultima manca, non certo quando c'e'.
Tutto vero. Anche se di forza per ora ne abbiamo ancora pochina ...
> Infine ricordo che le aziende ci possono vivere tranquillamente
> producendo software libero per la PA, che paga ovviemente per la
> realizzazione del software (oppure tutte le aziende edili si dovrebbero
> lamentare perche' le PA non versano un contributo annuale come licenza
> per lo sfruttamento di edifici che la PA stessa ha fatto costruire e ha
> pagato?)
Qui sei tu che neghi la diversa natura dei due beni. Fare 10 copie
di una casa o di un sw richiedono sforzi un pò diversi.
ciao,
carlo
--
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