[Discussioni] Fwd: [LUG Torino] Open Source ed interesse nazionale - articolo Sole24Ore

miKe m.m.asciutti a inwind.it
Sab 25 Maggio 2002 01:29:53 CEST


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Se può interessare..
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(articolo apparso sul Sole24Ore, Venerdi' 24.05.02, inserto Finanza & Mercati, pg. 34)

Programmi Open Source

GATES PREME SUL PENTAGONO PER I SOFTWARE A PAGAMENTO

LOS ANGELES - Nulla fa rabbrividire di piu' Bill Gates e la sua Microsoft dei sistemi operativi "open source",
 quelli gratuiti.
Quando poi è il ministero della Difesa a dare la propria benedizione alla diffusione di software che, a detta
 di un suo portavoce, generano applicazioni << meno costose e più sicure >>, non deve stupire che Microsoft sia scesa in campo per mettere a
 tacere una campagna pericolosa << per la sicurezza nazionale >> (e per i suoi profitti).
Gates ha sguinzagliato i suoi lobbisti per "bombardare" il Pentagono con una pioggia di proteste. Microsoft
sta facendo fortissime pressioni perchè il ministero adotti solo software proprietari (preferibilmente i propri) per rispettare la legge che
protegge il copyright. Ma l'assalto sta, in apparenza, avendo risultati opposti. Irritato per l'aggressività di Microsoft, il Pentagono
ha stilato un rapporto due settimane fa in cui loda i meriti dei sistemi "open source", immuni dagli attacchi cyberterroristici, e
suggerisce addirittura di aumentarne l'uso.
I sistemi "open source" (il più famoso è Linux ) mettono a disposizione del pubblico il proprio codice.
Qualunque programmatore può usarlo quindi per modificare il sistema operativo a proprio piacimento, e per creare software applicativi che
funzionano senza intoppi. I produttori di software proprietari tengono invece segreto il codice dei lori prodotti, e mettono a disposizione una
parte dei dettagli tecnici ai prorammatori di software applicativi in cambio di un compenso monetario. Il Pentagono pare invece d'accordo
con il movimento promotore dell'"open source". Mentre Windows, il prodotto di punta di Microsoft, ha dimostrato di essere suscettibile
 agli attacchi degli hacker, i sistemi "open source" sono più sicuri, caratteristica che riveste un'importanza particolare per il comando
militare Usa.
Come se non bastasse, Microsoft ha saputo che una delle aree di ricerca finanziate dalla National Security
 Agency punta a rendere più sicuro il sistema operativo Linux.

- - DANIELA ROVEDA




bye

miKe
______________________________________
Slackware 8 GNU/Linux 2.4.18 @ hp  Xe3
R.U.#219755 - S.R.U.#705 - R.M.#110932
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Version: GnuPG v1.0.6 (GNU/Linux)
Comment: For info see http://www.gnupg.org

iD8DBQE87szxF/9fksDJ4y0RAhQ6AKCF2cnhrJeByhvwACqiDK0B4U4oVwCbBAJh
lbdcJqvMcLFz4jyym90tHWo=
=vvt2
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-------------- parte successiva --------------
(articolo apparso sul Sole24Ore, Venerdi' 24.05.02, inserto Finanza & Mercati, pg. 34)

Programmi Open Source

GATES PREME SUL PENTAGONO PER I SOFTWARE A PAGAMENTO

LOS ANGELES - Nulla fa rabbrividire di piu' Bill Gates e la sua Microsoft dei sistemi operativi "open source", quelli gratuiti.
Quando poi è il ministero della Difesa a dare la propria benedizione alla diffusione di software che, a detta di un suo portavoce, generano 
applicazioni << meno costose e più sicure >>, non deve stupire che Microsoft sia scesa in campo per mettere a tacere una campagna pericolosa 
<< per la sicurezza nazionale >> (e per i suoi profitti).
Gates ha sguinzagliato i suoi lobbisti per "bombardare" il Pentagono con una pioggia di proteste. Microsoft sta facendo fortissime pressioni 
perchè il ministero adotti solo software proprietari (preferibilmente i propri) per rispettare la legge che protegge il copyright. Ma 
l'assalto sta, in apparenza, avendo risultati opposti. Irritato per l'aggressività di Microsoft, il Pentagono ha stilato un rapporto due 
settimane fa in cui loda i meriti dei sistemi "open source", immuni dagli attacchi cyberterroristici, e suggerisce addirittura di aumentarne 
l'uso.
I sistemi "open source" (il più famoso è Linux) mettono a disposizione del pubblico il proprio codice. Qualunque programmatore può usarlo 
quindi per modificare il sistema operativo a proprio piacimento, e per creare software applicativi che funzionano senza intoppi. I produttori 
di software proprietari tengono invece segreto il codice dei lori prodotti, e mettono a disposizione una parte dei dettagli tecnici ai 
prorammatori di software applicativi in cambio di un compenso monetario. Il Pentagono pare invece d'accordo con il movimento promotore 
dell'"open source". Mentre Windows, il prodotto di punta di Microsoft, ha dimostrato di essere suscettibile agli attacchi degli hacker, i 
sistemi "open source" sono più sicuri, caratteristica che riveste un'importanza particolare per il comando militare Usa.
Come se non bastasse, Microsoft ha saputo che una delle aree di ricerca finanziate dalla National Security Agency punta a rendere più sicuro 
il sistema operativo Linux.  

- DANIELA ROVEDA




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