[Discussioni]Quando il SW non deve essere tutto libero
Francesco Potorti`
pot a softwarelibero.it
Gio 28 Nov 2002 09:38:25 CET
Leonardo Boselli:
>Ci sono programmi che non sono considerati liberi perché la
>licenza è troppo restrittiva sulla possibilità di modifica
Il tuo «non sono considerati liberi» fa pensare che la definizione sia
opinabile. In effetti lo è abbastanza poco, perché le definizioni di
software libero sono piuttosto dettagliate. In due parole, c'è una
definizione di software libero della Free Software Foundation ed una
analoga definizione di open source della Open Software Initiative. Per
un breve documento introduttivo con riferimenti vedi
<http://softwarelibero.it/softwarelibero>.
>non è da tutti considerata libera una licenza che dice: Sono come
>la GPL salvo che non puoi redistribuire codice che faccia qualcosa
>di più o di meno della versione originale
Non sarebbe libera, e non assomiglierebbe più alla GPL (come dire, sono
come un elefante, ma non ho la proboscide né le zampe).
>pensiamo ad esempio al gzip ... se gli cambi formato e comandi ne
>perdi la compatibilità.
Qui ti riferisci all'interfaccia del programma. La libertà del software
consiste nel poter usare, copiare, modificare e redistribuire il
sorgente (e anche il compilato, di conseguenza). Posso prendere un
pezzo di un programma libero e un pezzo di un altro, mischiarli e fare
una cosa nuova. o una cosa che fa quello che facevano i due vecchi
programmi. Posso fare delle interfacce compatibili oppure no. Posso
fare delle interfacce compatibili anche scrivendo un programma
proprietario.
Insomma, la libertà del programma e la compatibilità dell'interfaccia
sono questioni concettualmente sconnesse, anche se nella pratica hanno
legami importanti.
More information about the discussioni
mailing list