[Discussioni]Quando il SW non deve essere tutto libero

Francesco Potorti` pot a softwarelibero.it
Gio 28 Nov 2002 13:16:40 CET


>Il caso a cuiu mi riferivo era il rischio che partendo da un 
>programma free le successive modifiche si spostassero in maniera 
>tale da , passo passo, trovarsi a un punto in cui come avviene su 
>prodotti commerciali, la versione 10 non riesce più a leggere i file 
>fatti con la versione 5 !!! .

Niente di strano.  Mantenere la compatibilità fra versioni successive di
un programma è una delle sfide più grosse di chiunque progetti
software.  La licenza non c'entra.

L'unico aspetto per cui c'entra è che se il sotware è libero uno può
decidere di prendere una vecchia versione ed usarla, o agigustarsela per
mantenere la compatibilità.  Ma il problema ingegneristico rimane
indipendentemente dalla licenza.

>Per questo pensavo a una UtilityGPL che prescriva che NON puoi 
>togliere nessuna opzione, se mantieni il nome, in quanto la nuova 
>versione debba funzionare anche con script vecchi. (e quindi anche 
>mantenere la possibilità di salvare nei vecchi formati) .

Non sta in piedi.  Quanto deve essere diverso il nome?  Se ci aggiungo
un .2 in fondo va bene lo stesso?  E se l'autore originario decide di
buttare alle oritche la compatibilità per fare delle migliorie deve
cambiare nome?  Chi decide quanto è compatibile?  Se riconosce tutti i
vecchi comando ma funziona male?  O se li ignora?  O se funziona con
tutti e mille i vecchi conmandi tranne uno?



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