[Discussioni] Fwd: Washington State Congressman attempts to outlaw GPL

Francesco Potorti` pot a softwarelibero.it
Gio 24 Ott 2002 09:18:17 CEST


http://newsvac.newsforge.com/newsvac/02/10/23/1247236.shtml?tid=4

> The terms of restrictive license's - such as those in the
> GNU or GPL -  prevent companies from adopting, improving,
> commercializing and deriving  profits from the software by
> precluding companies from establishing  commercial IP rights
> in any subsequent code. [...]
> 
> The leading example of this principle is DARPA's research in
> the 1970s that  resulted in TCP/IP [...]

Tutte queste sono cose vere.  Se non sbaglio, ma naturalmente mi posso
sbagliare, non è una novità, ma è sempre o perlomeno spesso stato così
nel passato, ed è la ragion d'essere della licenza BSD.  Il concetto,
che ha un fondamento logico solido, è che i fondi per la ricerca spesi
dallo stato federale statunitense devono andare a beneficio di tutti
(come succede con BSD), senza ulteriori restrizioni (come quelle imposte
da GPL).

In Italia non c'è niente di simile, che io sappia, per cui se io, che
lavoro nella ricerca, decido di scrivere codice con denaro investito per
ricerca e publicarlo con una licenza che permette l'uso solo a coloro il
cui cognome inizia per P nessuno mi dice niente.  Semplicemente il
problema non si pone.  Può anche darsi che esista qualche norma nascosta
da qualche parte, ma nessuno che io conosco sa dell'esistenza di una
simile norma.

Se qualcuno si ponesse seriamente il problema, la soluzione più ovvia
per il software prodotto con denaro pubblico sarebbe imporre la BSD (per
ragioni banalmente economiche), a meno che si affermasse una politica
pubblica pro GPL, nel qual caso bisognerebbe imporre GPL (per più
complesse ragioni politiche).  In pratica regna l'ignavia, e ognuno fa
quel che capita.



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