[Discussioni]AN prende posizione sui brevetti sw (was: Fw: Buttiglione software lettera del 17- 11/2003)

l-i-b-e-r-o a libero.it l-i-b-e-r-o a libero.it
Mar 2 Dic 2003 13:34:03 CET


> > Non distingui il piano ontologico da quello deontologico:

> Già, è sempre stato un mio problema.
Mi dispiace, ma un piccolo sforzo puoi sempre farlo no? Che ti costa?

> > non ho detto cos'è il software, ma cosa attualmente deve intedersi per
> > software.

> E la differenza fra le due quale sarebbe?

Una fattispecie giuridica non ti dirà mai cos'è il software (piano ontologico), 
ma ciò che il software deve essere (piano deontologico), ciò che deve intendersi, in un certo momento storico (può trattarsi anche di secoli) per software.

> Mi sono stancato di pensare per riuscire a dare un senso logico a queste
> parole perché evidentemente esprimono concetti troppo elevati per la mia
> intelligenza: di conseguenza non posso che darti ragione, è proprio vero.

Caro Leandro, spero che tu ti renda conto che il tuo tentativo di screditarmi e di prendermi in giro
è caduto nel nulla: io non sono un bluff. Ma davanti all'ignoranza e al suo ghigno io non posso opporre nulla. Non ho armi e soprattutto non servono.


> Per tutti gli altri che mi leggono cercherò di esprimere meglio il mio
> pensiero: mi sembra abbastanza evidente che il concetto di copyright è
> assolutamente "nuovo" nella storia dell'umanità, non un "dettato divino"
> insito nella nostra "forma mentale". Oltretutto la cosa si ritrova solo
> nella cultura occidentale, legata a ben precisi modi di distribuire le
> opere d'arte, i quali sono a loro volta legati a tecnologie, strutture
> sociali e quant'altro.

Ecco, Leandro, ascolta bene, fai quel piccolo sforzo:
non puoi dire che un concetto sia nuovo per il semplice fatto che è stato enucleato
da poco (quel poco è comunque l'800); ma al di là di questo (andiamo al nocciolo):
dire cosa il software sia (il dettato divino di cui parli tu ma anche il concetto di copyright: 
tu li distingui ma rientrano entrambi nell'ontologia) è ben diverso dal dire
cosa il software debba essere (che è l'aspetto di cui parlo io: deontologia).
Hai capito adesso? Se non hai ancora capito, leggiti qualche libercolo che ti auti a chiarirti le idee, che ti devo dire? :-) A me sembra di essere stato abbastanza chiaro.
Ricorda: essere (ontologia), dover essere (deontologia).


> In altre parole _questo_ diritto d'autore è un nuovo arrivato e come
> dicono a Matrix, tutte le cose che hanno un inizio hanno anche una fine.
> In particolare in molti hanno individuato questo come un periodo in cui
> le contraddizioni in cui si dibatte _questo_ diritto d'autore sono
> troppo forti e che di conseguenza siamo davanti ad una sua
> trasformazione.
 
> La pianto qui.

E sì, forse è meglio. :-)




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