[Discussioni]Articoli sul Manifesto

[Roberto Micarelli]

> At 15.32 03/12/2003 +0100, you wrote:
> > >...
> > >
> > > Sono viziati da un'ideologia anti-imprese private. Bisognerebbe
> > > rispondergli ufficialmente...
> > > --
> 
> non sono certo nella posizione per dire se si debba o no rispondere,
> però sono dell'idea che frasi come quelle che seguono non facciano molto 
> bene al software libero (anche se sono scritte sul Manifesto ...)
> 
> "Oggi una visione pratica e utilitarista è riuscita a imporre a governi e 
> aziende il software libero come valida alternativa al software venduto con 
> licenza esclusiva e senza il codice sorgente."

In parte però è vero.

> 
> oppure
> 
> "Ci sono infatti ancora altre distribuzioni di GNU/Linux che fondano la 
> loro ragion d'essere su una concenzione anticapitalista e «antisistema» del 
> software libero "
> 
> (http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/30-Novembre-2003/art65.html)
> 
> fermo restando che credo sia importante ritornare spesso sulle spinte 
> sociali etiche e morali del SL, ma con toni meno da rivoluzione.

Sono d'accordo.
Una cosa che ho sempre apprezzato dell'open source è la sua capacità di conciliare l'inconciliabile. Profitto e filantropia possono coesistere. Mi sembra che nella storia di simili eventi ce ne siano ben pochi. Se stanno bene insieme allora lasciamoli liberi di amarsi. La rivoluzione implica una contrapposizione, non mi sembra questo il caso.
Il discorso cambia se anziché parlare di profitto in senso lato, parliamo di *alcune* aziende. Allora la guerra può esserci nel momento in cui queste vedono i loro guadagni diminuire per l'azione di altre. Ma allora stiamo nell'ambito della libera concorrenza. Non c'è dubbio che il sl sia oggi competitivo e che questo dia fastidio a molti. La cosa importante è quindi controllare che le azioni sul mercato siano leali. Purtroppo sappiamo che non sempre è così e sappiamo anche che chi bara, se non viene scoperto vince. Mandando in rovina l'avversario.

> 
> Stefano
>    

Roberto