[Discussioni]Re: Marchi e brevetti nell'era digitale
Paolo Conte
Paolo.Conte a serinf.it
Gio 4 Dic 2003 09:59:02 CET
Roberto Micarelli scrive:
>[..]"Oggigiorno il valore dei prodotti si addensa sempre
>piu' nei loro contenuti immateriali, di conoscenza, e
>sempre meno nella loro fisicita'", allora cosa se
>ne deduce? Che la mia conoscenza e' un prodotto?
Per loro lo e'. Non solo, la situazione e' piu' grigia: per loro tu (noi)
sei un prodotto. Non lo dico per banalizzare o per demagogia: i "soliti
noti" hanno gia' iniziato a brevettare sequenze di geni. Forse sono OT ma
adesso parliamo di conoscenza (es. algoritmi) e delle strutture che la
concretizzano (es. hardware), considerando in genere non brevettabile la
prima ma brevettabile la seconda.
Ma tra qualche anno, quando l'"espressione" della conoscenza non sara' piu'
esterna a noi, quando si "programmera'" il dna o le proteine, come
giustificheremo la nostra ottica favorevole alla brevettabilita' dei
supporti fisici?
Mi sembra che questo argomento non sia stato ancora trattato, lancio un
sasso nello stagno per chiunque sia interessato.
Se effettivamente sono OT mi scuso anticipatamente.
Ciao, buon lavoro, Paolo
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