[Discussioni] [willone73 a hotmail.com: [cyber~rights] Bill Gates apre Windows ai gover tutto!]

Anonymous cripto a ecn.org
Gio 16 Gen 2003 16:56:09 CET


----- Forwarded message from "William F." <willone73 a hotmail.com> -----

From: "William F." <willone73 a hotmail.com>
To: cyber-rights a ecn.org
Date: Wed, 15 Jan 2003 17:51:34 +0000
Subject: [cyber~rights] Bill Gates apre Windows ai governi... ma non del tutto!

Inoltro da:
http://corriere.virgilio.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2003/01_Gennaio/15/microsoft.shtml
che a sua volta inoltrava da
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2003/01_Gennaio/15/microsoft.shtml
(okkio all'accapo!)
W.


Nato e Russia hanno già firmato l'accordo. L'attacco a Linux

Bill Gates «apre» Windows alla politica
Per la prima volta Microsoft permette l'accesso (controllato) al codice 
sorgente ai governi. Obbiettivo la sicurezza informatica

REDMOND - Si chiama «Programma per la sicurezza governativa» ed è la mossa 
politica più spinta che Gates abbia fatto dagli inizi dei suoi successi 
multinazionali. Chi firmerà l'accordo (in lizza ci sono 60 governi) potrà 
accedere al riservatissimo codice sorgente per costruire soluzioni 
tecnologiche più sicure e integrate con Windows.


Bill Gates non vede l'ora di rassicurare i governi
La mossa è una chiara reazione alle numerose iniziative governative che 
hanno indicato come soluzione ottimale per le pubbliche amministrazioni le 
tecnologie cosidette "aperte", come il sistema operativo Linux, per 
permettere ai governi di tenere, grazie a sviluppi propri, un miglior 
controllo sui propri sistemi informatici e una maggiore libertà dal mondo 
Windows.
Chi firma l'accordo potrà dipendere meno dal fornitore Microsoft e dalle sue 
informazioni tecniche, che potrebbero essere dettate da motivi di business e 
quindi non permettere una adeguata valutazione dei rischi. L'iniziativa 
riguarda Windows 2000, Windows XP, Windows CE e Windows Server 2003, che 
uscirà ad aprile.

FIDARSI DEI GOVERNI - «La decisione di business che abbiamo preso a 
Microsoft è quella di fidarsi dei governi e volere instaurare relazioni di 
partnership» Ha dichiarato Salah Dandan, responsabile dell'iniziativa, che 
ha aggiunto come «i rischi sono evidenti (si riferisce alla possibuilità che 
il codice venga copiato o trafugato) ma crediamo che il programma possa 
rafforzare le nostre relazioni con i governi del mondo». L'idea viene da 
lontano, e già nel 2001 il ministero degli interni austriaco ha avuto la 
possibilità di partecipare all'iniziativa "Shared Source", già attiva anche 
verso partner privati. Si tratta di rendere disponibile ai partner 
informazioni riservate per permettergli di costruire servizi sopra Windows. 
Ora però ci si spinge oltre: nel programma epr la sicurezza il 97 percento 
del codice Windows sarà reso disponibile ai governi. Per il restante 3 
percento bisognerà andare a casa Microsoft, a Redmond (USA).


LA MANOVRA - «Brillante manovra» ha sostenuto Michael Gartenberg, 
ricercatore per Jupiter Research. «grande azione di pubbliche relazioni e 
risposta forte al mondo dell'open source». Ironica la reazione di Mark de 
Visser, vice presidente di Red Hat, una delle aziende più impegnate nella 
distribuzione di Linux e di soluzioni alternative a Microsoft. «Si tratta di 
un classico "guardare ma non toccare", si sono fermati a metà strada».

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