[Discussioni] [wbario a tin.it: [cyber~rights] Eldred vs. Ashcroft]
Alessio Bragadini
alessio a sevenseas.org
Sab 18 Gen 2003 16:24:08 CET
Anonymous scrive:
> Interessante, molto interessante.
E quasi tutto sbagliato.
> Ieri la Suprema Corte di Washington D.C. ha riconosciuto al
> Congresso il diritto di modificare la durata del copyright come e
> quando lo ritiene opportuno. Si tratta di un risultato previsto. La
> Suprema Corte ha avuto un ruolo decisivo nel soprassedere sui brogli
> elettorali di Bush e non c'erano ragioni per pensare che avesse
> qualsivoglia interesse nel difendere il pubblico dominio.
Non riesco a pensare cosa c'entri l'elezione di Bush (che io considero
BTW truffaldina) col ruolo della Corte Suprema in questa vicenda: è
chiaro che i dettagli sono sempre più complessi, ma il punto centrale
era se era da ritenersi legale il comma nella Costituzione che assegna
al Congresso la possibilità di legiferare sul copyright. Questo comma
esiste e certo non è un'invenzione della Corte Suprema. Mi sarei
stupito che una Corte Suprema conservatrice (perché così è stata pezzo
a pezzo costruita da parte dei presidenti che si sono succeduti)
potesse tirare fuori qualcosa di molto diverso, certo pare che le
motivazioni della Corte lascino pochi appigli per essere ottimisti.
> La stampa americana parla con toni trionfalistici della disfatta di
> Lessig,
Pare che solo il LA Times, che è appunto di Los Angeles dove è
aqquartierata l'"industria", si esprima in termini trionfalistici. Il
NY Times ha un editoriale feroce, linkato sulla homepage di Slashdot
(guarda caso - vedi sotto).
> Anche l'argomento principale di Lessig, secondo cui i fondatori
> della costituzione americana intendevano la durata del copyright
> come una soluzione intermedia, un " contratto" che doveva tutelare
> tanto il diritto degli autori quanto il diritto dei cittadini al
> pubblico dominio e' stato considerato come un'interpretazione
> arbitraria e forzosa del diritto americano.
Non mi pare: questo "contratto" esiste, ed è scritto nella
Costituzione; le modalità pratiche di implementazione, ovvero le leggi
che disciplinano il copyright, sono disciplina di legge ordinaria e
quindi sono in mano al Congresso. Poi si può discutere sui dettagli (e
soprattutto sul potere delle lobby al Congresso), ma non è una palese
incoerenza.
> "Questa battaglia non ha avuto dalla sua parte animazioni in Flash
> ne' Slashdot" dice l'autore dell'articolo
Mi sembra che il prof. Lessig sia (giustamente) uno dei più citati su
Slashdot e su altri siti simili, e sempre in toni trionfalistici.
Visto che gli argomenti sono importanti, sarebbe buona norma parlarne
in maniera informata.
--
Alessio F. Bragadini alessio a sevenseas.org
"La libertà è una forma di disciplina"
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