[Discussioni] Fwd: bilanci informatizzati, ma solo per utenti Microsoft

Paolo Mascellani paolo a elabor.homelinux.org
Lun 20 Gen 2003 15:03:13 CET


Salve a tutti,

>  >D'accordo, ma la legge chi la fa? E noi accettiamo senza battere ciglio
> Il parlamento, non so se hai presente.

Immagino che a qualcuno sia servita questa precisazione :-). In realta`,
ci sarebbero da dire alcune cose anche su questo, ma mi sembra
decisamente fuori luogo.

> Ci sono ottime ragioni perché sia
> richiesta una smart card e trattarle qui richiederebbe troppo tempo.
> Se vuoi approfondire guarda www.interlex.it.

Grazie, ma questo non risponde alla mia domanda: perche' il modello
"Unico" si` ed il bilancio no? E poi, se proprio si vuole, ci sono anche
ottime ragioni per richiedere che il software di cifratura sia
disponibile a levello sorgente.

Ricordo che fino a ieri si utilizzava per la stessa cosa il metodo molto
meno sicuro della firma "tradizionale" e non risultano particolari
truffe in merito. Mi sembra quanto meno un salto un po' troppo lungo
arrivare ad imporre un sistema diverso. Tanto piu` che proprio la scarsa
conoscenza e diffusione di questi mezzi ne mina alle fondamenta la
sicurezza.

> In ogni caso non c'è nulla che vieti di creare firme digitali a norma
> con linux, qualcuno lo ha già fatto (come è già stato ripetutamente
> discusso su questa mailing list).

Sono nuovo della lista (mi sono iscritto per l'occasione), quindi puo`
darsi che non sappia qualcosa; me ne scuso. Vi risulta che esista del
software per linux che permette di fare questa cosa in particolare?

In ogni caso, se ci si collega con linux al sito dell'amministrazione 
interessata (non mi ricordo l'indirizzo esatto, ma posso ritrovarlo se
interessa), si riceve la risposta (cito a memoria) "sistema operativo
non abilitato". Del resto, se si cerca nella sezione software, si trova
solo roba per sistemi Microsoft. Nello stesso articolo che citavo nel
primo messaggio, della camera di commercio di Pisa, i sistemi menzionati
erano solo Microsoft.

Mi pare poi che la cosa sia meno banale che "chiunque puo` farlo, se
vuole" (che gia` non so se e` vero). Un'amministrazione dello stato ha
sviluppato (o fatto sviluppare, e` lo stesso) del software che gira
sulla piattaforma che almeno il 90% degli italiani utilizza senza
pensare minimamente agli altri. Non mi sembra corretto. Tanto piu` che
la legge obbliga TUTTI gli italiani ad utilizzare quel sistema (e forse,
non sono certo, proprio quel software). In questa situazione, secondo
me, un metodo piu` corretto sarebbe stato di produrre software aperto
per diverse piattaforme o, almeno, non imporre l'utilizzazione della
firma elettronica fiono a quando non fossero disponibili software aperti
per diverse piattaforme.

Saluti, Paolo.

-- 
Paolo Mascellani - paolo a elabor.homelinux.org / mascellani a unisi.it
Dipartimento di Matematica - Universita` di Siena
eLabor scrl - via G. Garibaldi 33, 56127 Pisa
tel. 050 970 363 - fax 050 313 7878
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