[Discussioni] [wbario a tin.it: [cyber~rights] Eldred vs. Ashcroft]
Antonio Memo
amemo a planet.it
Lun 20 Gen 2003 15:33:12 CET
Alle 22:12, domenica 19 gennaio 2003, hai scritto:
>
> Noto però che si sta riaffacciando un forte vento di vittimismo sul
> mondo "free software" in senso lato: i media, per incapacità o
> malizia, mischiano nel calderone Linux, i noglobal, i pacifisti,
> eccetera, e invece di discutere i problemi, dal "nostro lato" si
> mischia in un simile calderone Microsoft, Bush, il copyright,
> Mandrake,... E sempre con dei toni da "complotto". E' del tutto
> inutile ed anzi controproducente, credo sia evidente.
E' vero questa tendenza emerge a volte. dare una lettura sbrigativa dei fatti
per gridare al lupo, al lupo e non capirci più niente.
Però mi sembra che hai scelto l'esempio sbagliato. Ok il commento ha un
taglio ben preciso e prende come riferimento Register, che già Stallman
segnalava come fonte un po' giuggiolona e disinvolta.
Ma in generale non è malvagio e attira giustamente l'attenzione su un
argomento importante. Tanto scontata la decisione della corte, quanto
nondimeno scandalosa. O meglio scandaloso il trend che da anni vede in prima
fila gli interessi delle corporation a scapito dell'interesse pubblico e in
contraddizione con lo spirito costituzionale.
L'oggetto del contendere non era se spettasse o meno al congresso legiferare
in materia, cosa ovvia, ma se le decisioni finora prese fossero in
contraddizione con il senso di copyright come è espresso nella costituzione
(la loro). Cioè un diritto esclusivo dato a autori e inventori sui propri
lavori, ma per un periodo di tempo "limitato".
Niente di folle dunque a dire che il congresso estendendo ad libitum rompe il
'contratto' tra autori e cittadini di cui lo stato dovrebbe essere garante.
Giusto anche fare causa, non fosse che la strategia fosse un po' di cacca
(vedi http://www.law.com/regionals/ca/opinions/stories/edt0313_schultz.shtml)
e che forse conveniva farsi due conti sugli orientamenti di voto degli
attuali giurati...
Asse Bush-Congresso-Corte? Non è un'osservazione campata in aria; poi uno ci
può costruire sopra speculazioni con vario grado di paranoia.
C'è una certa assonanza di vedute tra amministrazione e una corte suprema che
è qualcosa di più che semplicemente conservatrice. Se poi ci aggiungi che il
congresso è a maggioranza dello stesso colore dell'esecutivo
(tradizionalmente il contrario) e che Bush e soci sono espressione diretta
delle corporations a un livello maggiore delle precedenti... Un allineamento
di poteri che sulla carta promette faville per la grande industria.
Con Gore probabilmente l'esito non sarebbe stato diverso. Annotiamo però che
l'amministrazione Bush si è spesa in prima linea per questo pronunciamento e
vediamo cosa ci aspetta per il futuro.
ciao
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