software per l'invio della dichiarazione dei redditi (was Re: RIF: [Discussioni]Cara commissione Meo...)

[Giovanni Biscuolo]

Il ven, 2003-06-27 alle 07:26, Alfonso Fuggetta ha scritto:

[...]
> 4. Siccome ho lavorato per SOGEI (feci lo studio di visione del fisco
> telematico nel 95), ricordo benissimo quello che successe quando SOGEI
> propose di sviluppare e distribuire gratuitamente a tutti il software
> (inclusi i sorgenti) per i commercialisti che dovevano inviare le
> dichiarazioni. Ci fu una levata di scudi di società come Zucchetti e
> Buffetti che volevano fare i pacchetti relativi e che giudicavano
> l'iniziativa di SOGEI una turbativa del mercato.
[...]

Grazie della preziosa testimonianza, chissà quanti aneddoti del genere
potrebbe raccontare.

Permetta un paio di domande: allora come viene distribuito il software
per l'invio delle dichiarazioni? È un programma proprietario che si deve
acquistare? È un programma proprietario distribuito gratuitamente?
(perdoni l'ignoranza).

Vorrei semplicemente considerare che le società da lei citate soffrirono
di miopia all'epoca (per l'epoca è normale, oggi *forse* Zucchetti ha
messo gli occhiali [1]): se il programma fosse stato pubblicato come
Software Libero loro avrebbero avuto l'opportunità di commercializzare
il software offrendo quello che è il vero valore agiunto: la loro
competenza in materia fiscale. Avrebbero potuto vendere servizi
(assistenza, aggiornamento in funzione delle diverse norme che di anno
in anno vengono emanate) e magari vendere la garanzia che il software
funziona in conformità alla normativa fiscale vigente.
La stessa cosa avrebbero potuto fare altri soggetti, piccoli o grossi
che siano, interessati ad investire in tale attività. Non è escluso che
diversi commercialisti avrebbero deciso di "far da se".

Non da ultimo, il fatto di essere Software Libero avrebbe reso possibile
lo sviluppo indipendente di porting su altre piattaforme (ora se non
sbaglio funziona solo su Windows e MacOSX). [2]

Mi rendo conto che è un altro mondo rispetto alla realtà (per essere
precisi e non voler esagerare nei termini, si tratterebbe
_semplicissimamente_ di un altro modo di fare affari con l'IT), io
comunque lo auspico.


Cordiali saluti.
Giovanni.

---
[1] guarda caso la cosa è successa nel momento in cui un grosso
monopolista si è "infilato" nel mercato nel quale Zucchetti è leader.

[2] una considerazione sui requisiti dei bandi di gara: l'indipendenza
dalla piattaforma non dovrebbe essere un requisito "pesante"? E allora
perchè non richiedere di sviluppare il programma in Perl, o in Python???
Java ha qualche problema da questo punto di vista, scusi ma non posso
espandere qui :-)

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