[Discussioni]Articolo sul Copyright
Simo Sorce
simo.sorce a xsec.it
Ven 6 Giu 2003 15:02:07 CEST
On Fri, 2003-06-06 at 13:50, Stefano Merico wrote:
> 1. Tu ed i tuoi amici formate un gruppo musicale, dopo 15 anni di
> prove, compra di strumenti, concerti sottopagati, ore di lezione di
> musica, ore di affitto della sala dove suonate , della sala di
> registrazione, riuscite ad incidere un disco che ottiene un discreto
> successo; dopo un mese dall'uscita del cd scopri che il 50% delle
> persone a cui piace la tua musica invece di comprarla la ruba
> scambiandola da un sito web in formato mp3.
Il termine rubare implica la sottrazione di un bene.
La copia di una qualsiasi opera anconchè in formato digitale non implica
la sottrazione di alcunchè, difatti anche il legislatore parla di
duplicazione abusiva e mai di furto.
Usare il termine rubare è un bell'effetto scenico per portare ad un
livello mediatico più alto la discussione, ma non è corretto utilizzarlo
quando si vuole rispettare l'interlocutore con cui si sta discutendo.
Inoltre come tutti gli autori seri sanno, nel caso che poni si devono
tenere in conto altre questioni, in ordine di importanza:
1) se il 50% delle persone copia un mp3 non vuol dire che avrebbe
acquistato la musica nel caso non gli fosse stato possibile copiarla.
Una stima seria di quanti sarebbero stati disposti a comprarla è di
ordini di grandezza più bassa rendendo l'abuso molto meno importante.
2) la diffusione della propria opera è anche un vantaggio in quanto
permette di farsi conoscere e quindi attrarre più facilmente gli
eventuali acquirenti, questo effetto, come dimostrato in alcuni casi,
compensa abbondantemente le "perdite" dovute alle copie digitali.
3) la premessa che punta a far vedere quanto si siano spremuti gli
autori nulla ha a che vedere col discorso successivo.
Un appassionato di musica comprerà strumenti ecc... a prescindere dal
fatto che prima o poi riesca a produrre qualcosa di successo, non sono
quindi fattori da mettere direttamente in conto, in quanto il successo
non è garantito a nessuno.
> 2. Sei un appassionato di musica, ti piacerebbe vivere con la musica
> ed apri un negozio dove vendi cd, musicassette etc.; con l'avvento
> della pirateria dei cd e dello scambio di mp3 si è registrata la
> chiusura del 70% delle attività di vendita al dettaglio di musica
Questo non ha nulla a che vedere con la copia abusiva, ma semplicemente
con le nuove dinamiche dei mezzi di comunicazione. Che sia lecita o
illecita, è un fatto che la distribuzione di musica si sta trasferendo
dai tradizionali media all'uso di internet e delle connesioni a banda
larga.
Il fallimento dei negozianti è dovuto quindi a normali logiche di
mercato, elencarlo come effetto della copia abusiva è quantomeno
pretestuoso.
> 3. Sei un appassionato di fotografia, è tuo hobby, investi molto tempo
> e denaro perchè pensi possa essere la tua vocazione lavorale: ti copri
> fotocamere professionali, e tutto ció ti possa essere utili per
> realizzare delle foto incredibili, inizi a mostrarle presso
> esposizioni, un editore ti propone di stamparle e venderle come
> locandine. dopo un mese scopri che qualcuno le ha scannerizzate e
> stanno liberamente circolando in intenet.
Ciò non implica che si venderanno meno locandine, visto che ancora oggi
la stampa a quelle dimensioni e con la qualità che ci si aspetta è
comunque costosa e poco agevole.
> Questi sono soltanto 3 esempi di ciò a cui può portare la violazione
> dei diritti d'autore altrui.
Come detto sopra questo non è proprio vero, ci sono sfumature non poco
importanti che cambiano radicalmente il modo in cui stai presentando la
cosa.
> il concetto è che l'autore è titolare del diritto in ordine alla
> propria opera, alla propria creazione.
Nessuno lo mette in dubbio.
> L'autore sí che può decidere se utilizzarla, autorizzare o proibire la
> relativa autoirizzazione ad altri soggetti.
Si ma questo non è un diritto naturale, le leggi sul diritto d'autore
sono state realizzate per due motivi:
1. Riconoscere la paternità dell'opera che è sacrosanto
2. Incentivare una maggiore produzione artistica e intellettuale
NON sono nate per dare da mangiare agli artisti.
Ovvio che per incentivare la produzione intellettuale e artistica, la
possibilità che l'autore possa trarre profitto dalle proprie opere è
importante, ma solo quando ciò non arrechi più danni che benefici alla
società.
> nel caso un cui conceda tale autorizzazione ha diritto ad essere
> remunerato per tutti gli sforzi ed investimenti realizzati
> precedentemente alla creazione.
No, ha solo diritto a cercare di ricavare il ricavabile, non ha nessun
diritto di vedere comunque riconosciuti "tutti gli sforzi ed
investimenti realizzati precedentemente alla creazione", deve averne
solo l'opportunità!
Sembrano sfumature, ma sono importanti dettagli, soprattutto visto il
tono della tua email.
> ultimo appunto: tu non hai mai violato la legge registrandoti film o
> canzoni dalla radio, semplicemente quando hai comprato il
> videoregistratore, radio, cassettavideo o audio hai pagato un
> percentuale alla SIAE senza saperlo.
E ciò è male visto il modo in cui la siae redistribuisce i proventi, ma
questo è un'altro discorso.
> si chiama diritto di copia privata, cosíchè gli autori vengono
> remunerati in percentuale alle vendite di mezzi di registrazioni.
Se è un diritto non vedo perchè per esercitarlo si debba pagare
qualcosa.
La necessità di pagare è in contraddizione con l'idea di diritto in uno
stato democratico, in quanto assoggetta il diritto alla disponibilità
economica dell'individuo.
> il problema è che al giorno d'oggi sui cd non si pagano tali diritti,
> ecco perchè una cassetta costa + di un cd.
Non credo proprio si questo il motivo, ma anche fosse, il problema è che
una cassetta costa di più a causa di una tassa ingiusta, non che il cd
costa di meno. La tassa sui supporti è ingiusta per vari motivi:
- come si sa la redistribuzione dei proventi è iniqua
- colpisce indistintamente chi utilizza i cd per copie private e chi li
utilizza per altri legittimi motivi
- è un balzello su un supposto diritto
non credo si accettasse molto che si facesse pagare un tot al kilo per
poter esercitare il diritto di voto.
> Spero adesso possa capire più profndamente le ragioni per cui
> costituisce un realto l'¡appropriarsi, senza il permesso dell'autore,
> di una sua creazione, è un furto a tutti gli effetti anche se invece
> di ua pistola si utilizza un semplicissimo CLICK!
Copiare musica per uso personale al massimo è un illecito, non certo un
reato penale.
È assurdo comparare la copia illecità con un fatto di sangue!
È puramente propagandistico e fuori da qualsiasi logica e rispetto del
proprio interlocutore.
Ti invito caldamente a riflettere sulla gravità di questo tipo di
affermazioni che va oltre l'astio lecito di un autore, che, secondo le
leggi attuali, cerca semplicemente di attuare una propria prerogativa.
La legge non da certo il diritto agli autori di fare propaganda e falsi
moralismi.
Simo Sorce
--
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