[Discussioni]Convegno Regione Emilia-Romagna
Antonella Beccaria
shalom a linux.it
Mar 17 Giu 2003 12:03:09 CEST
Ciao a tutti,
invio alcune note relative al convegno che si e' tenuto ieri presso la
sede della Regione Emilia Romagna, a Bologna, "Software libero:
un'opportunita' per la pubblica amministrazione ed il sistema economico
regionale" (http://osa.aster.it/seminario-sl/). Innanzitutto una
considerazione personale: gli intervenuti, numerosi, sono risultati
interessanti e ne e' uscito un quadro positivo, sia dal punto di vista
dello stato di fatto che delle potenzialita', per il software libero.
Un'avvertenza: gli interventi sono stati numerosi e fitti di contenuti.
Per cui quello che segue, seppur lunga, non vuole essere un resoconto
esaustivo di tutto quello che e' stato detto. Penso che a breve verranno
messi online i materiali prodotti per il convegno. Quindi ci sara' una
fonte migliore di questa mail da cui trarre ulteriori informazioni. E mi
scuso in anticipo per inesatezze e omissioni, che non sono volute.
Eventuali integrazioni da parte di chi e' intervenuto sono preziose.
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- Antonio Nervegna, presidente della commissione bilancio,
programmazione, affari genereli e istitizionali, ha introdotto la
giornata puntando sui concetti di democrazia e di uguaglianza del
software libero. Ed ha fatto anche il primo riferimento della giornata
al rapporto Stanca come il primo documento istituzionale a cui fare
riferimento
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- Paolo Bonaretti, direttore Aster, ente coorganizzatore del convegno,
ha ribadito l'impegno della PA verso il Floss per quanto riguarda i
servizi ai cittadini. Ha tratteggiato per sommi capi la storia del
software libero, le sue caratteristiche e la nascita dell'Open Source
Initiative. Per quanto riguarda i vantaggi per la PA, ha citato:
- vita piu' lunga per l'hardware
- maggiore indipendenza dai fornitori
- soluzioni ad hoc e continuo aggiornamento
- diffusione delle soluzioni e riuso
Dal punto di vista dei vantaggi economici:
- investimenti sulla formazione
- pianificazioni della migrazione
- nessuna scelta esclusiva
Infine, ha concluso manifestando la volonta' di creare un forum
permamente sulla PA
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- Antonio Raffaele Meo, politecnico di Torino e presidente della
commissione per il software a sorgente aperto nella pubblica
amministrazione, e' intervenuto sul tema "Il software libero come
strumento di crescita economica locale e nazionale". Ha individuato nel
software libero una rivoluzione tecnologica e industriale che ha le
seguenti caratteristiche:
- esplosione della conoscenza
- spirito della rivoluzione, in cui dalla fusione tra
hardware e software prevela quest'ultimo, non solo in
ambito tecnologico ma anche in ambito artistico e
creativo
- la possibilita' di partecipazione a 'distretti virtuali'
che si originano e si aggregano spontaneamente dando cosi'
la possibilita' ai piccoli operatori di aggregarsi e si
aggirare le barriere d'ingresso sul mercato
- il guadagno del sistema paese in termini di:
- installazione
- consulenza / formazione
- personalizzazione
Ha riportato poi una serie di esempi derivati dal territorio piemontese
per quano riguarda una serie di aspetti, tra cui quello dell'offici
automation con Langoffice, in via di conversione al software libero,
dello studio delle interfacce e della sicurezza.
Meo ha sottolineato poi il dibattito tra destra e sinistra sulla
privatizzazione dei beni materiali e, passando ai beni immateriale e
alla conoscenza, ha spiegato come il discorso cambia e come minacce come
la brevettazione in Europa possano mettere a rischio la diffusione delle
idee. Ha concluso parlando di uno "spettro": wi-fi, larga banda,
tecnologie per connessione devono essere libere, si deve garantire
laccesso alla navigazione che comunque deve essere disciplinata.
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- L'assessore alle attivita' produttive Duccio Campagnoli ha ribadito
l'impegno normativo verso il software libero e la grande responsabilita'
della pubblica amministrazione a fronte di un aumento della domanda di
intervento in campo tecnologico. Ha parlato della realizzazione di
strutture e di sviluppo della ricerca per incrementare l'economia della
conoscenza. La regione poi ha effettuato una scelta verso la promozione
del piano telematico e l'ampliamento della rete a livello regionale,
principalmente in fibra studiando soluzioni ad hoc per i comuni
dell'Appennino. Al momento e' gia' stato sottoscritto un accordo per il
territorio che va da Bologna a Rimii mentre su procedera' nei prossimi
mesi per arrivare fino a Piacenza.
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- Renzo Davoli, universita' di Bologna, dipartimento di scienze
dell'informazione, "Il software libero per la conoscenza e
l'apprendimento". Ha tracciato quelle che sono espressioni false ed
espressioni vere sul software libero e sul sofware proprietario cercando
di dare una corretta interpretazione al fenomeno. Il tutto con
particolare riferimento alla scuola e alla didattica.
- Falso
+ il software libero e' piu' difficile
+ e' di difficile installazione
+ funzionalita' per determinate fasce di utenti
+ difficolta' nell'utilizzo
+ sicurezza di sistemi e applicativi
+ software proprietario piu' costoso
+ rincorsa dell'obsolescenza dell'hardware
- Vero
+ la scuola deve essere super partes e non veicolare
pubblicita' (vedi caso ECDL e software proprietario)
+ educare e non ammaestrare
+ esercitare un giudizio scritico e optare per soluzioni
eterogenee per arrivare a una padronanza dei mezzi
+ non deve diventare sponsor di grandi aziende
+ deve installare sistemi multiutente per venire
incontro a quelle che sono le esigenze del suo
bacino d'utenza
+ non deve incitare a 'delinquere' rendendo di fatto
esplicita la richiesta di software con licenze
proprietarie
+ deve promuovere la divulgazione della conoscenza
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- Lucio Picci, universita' di Bologna, dipartimento di scienze
economiche, "L'economia del software libero". Ha articolato il suo
intervento in una serie di punti collegari:
1. reputazione
partendo dall'economia del dono, ha parlato di una
forma retributiva dei partecipanti ai progetti di
software libero in termini di immagine e di veicolazione
delle proprie capacita'.
2. effetti di rete
per optare per una soluzione piuttosto che per un'altra,
si tiene conto della diffusione di una sua soluzione,
il cui dato quantitivo puo' influire piu di quello
qualitativo. Inoltre ha parlato del problema di
coordinamento di scelte individuali all'interno di
strutture organizzate in altro modo.
Nel 'che fare', ha puntato sulla valutazione degli effetti di rete,
attraverso i quali giungere a una soluzione ottimale nella scelta delle
tecnologie.
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- Cristina Rossi, istituti di informatica e telematica. CNR, area di
ricerca di Pisa, "Imprese italiane e software open source. Un'analisi
empirica di un settore nel settore". Il suo intervento era incentrato su
chi fa business con il software open source e sulla presentazione di
un'analisi derivante da dati raccolti attraverso un'indagine
conoscitiva. Questi i dati di cui ho potuto prendere nota:
- 146 imprese di cui si sono analizzati
+ caratteristiche strutturali
+ attitudini verso il software libero
+ interazione con la comunita'
[nota: di queste saranno divulgare quattro pubblicazioni
scientifiche]
- distribuzione sul territorio nazionale
+ 58,2% nord
+ 29,4% centro
+ 12,4& sud
- offrono servizi e sviluppo
- il 40% esiste dal 2000
- il 93% ha usato SL fin dall'inizio
- il 54,8% e' nata dopo la fondazione dell'OSI
- una parte di queste lavora anche con il software proprietario
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- Guido Galardi, rappresentante per le reioni della commissione per il
software a codice sorgente aperto nella pubblica amministrazione,
"Panoramica delle esperienze nelle pubbliche ammiistrazioni regionali
italiane". Ha portato l'esempio della Regione Toscana dopo dal '97 al
'99 e' stata sviluppata la rete telamatica regionale progettata negli
anni precedenti e per la quale si usa software libero. Ha puntato poi su
una serie di elementi:
- possibilita' di addestramento del personale
(personale interno appoggiato da imprese toscane)
- documentazione/manutenzione
- risultati: esportabilita' delle soluzioni a altre
regioni
- maggiori dettagli all'URL http://www.e.toscana.it/
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- Gaudenzio Garavini, direttore generale dell'organizzazione, sistemi
informativi e telematica della regione Emilia Romagna, "Esperienze nelle
pubbliche amministrazioni dell'Emilia Romagna". Ha sottolineacome come,
con l'introduzione del software libero, si sono ottenuti:
- ottimizzazione del budget
- opportunita' di formati aperti
- facilita' di riuso delle soluzioni software
- Esperienze con il SL:
a. banca dati dell'osservatorio e-government
e la societa' dell'informazione (CIC)
- informazione strutturale per definizione del fenomeno
e-gov. in Emilia Romagna
- informazioni sugli/per gli utenti
- rilevamento della disomogeneita' territoriale
- riuso del CIC in altre regioni
- soluzioni tecnologiche ad hoc
b. Ferrara:
- Rete Profeta
- timbratura elettronica
- webcam sul castello
- sistema bibliotecario
- VNC per nuove stazioni
c. Reggio Emilia:
- gestione sistemistica da due o tre anni
d. Modena:
- progetto di valutazione di costi e benifici dall'
introduzione di GNU/Linux
- @FORM per applicazioni web
- OpenCA: rete civica di Modena
e. Piacenza:
- forum di discussione
- URP e banche dati
- servizi intranet
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- Daniela Volta, responsabile dei laboratori di informatica
dell'Istituto Keynes, "La scuola: il caso dell'istituto di istruzione
superiore JM Keynes di Castel Maggiore". Oltre ai sistemi server, si sta
procedendo con una progressiva eliminazione dei pacchetti proprietari
anche per i software applicativi usati dagli studenti. In cinque anni,
il processo ha raggiunto ottimi risultati ed e' ancora in evoluzione. Si
e' potuto portare i laboratori di informatica a quattro mettendo in
collegamento, tramite VPN, la sede centrale con quella distaccata. La
docente ha ribadito l'impegno nel formare persone libere di scegliere.
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- Piera Poggio, Metodo Srl, Modena, "Le imprese: il caso
Lapam-Federimpresa". Lapam e' un'associazione di categoria che raggruppa
dai piccoli esercenti dalle medie imprese offrendo principalmente
servizi fiscali e sindacali. Ha 68 sedi, soprattutto a Modena e poi nel
resto della regione con 640 dipendenti a tempo indeterminato e una
sessantina di dipendenti a tempo determinato per il totale di 700
postazioni informatizzate. Sia per server che client e' stato usato
software libero. Dei software realizzati è stato rilasciato il codice
sorgente e tutto e' disponibile su Sourceforge. Si dichiarano
soddisfatti della scelta perche' possono avere il controllo delle
tecnologie che usano.
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- Francesco Contini, istituto di ricerca sui sistemi giudiziari, CNR,
"L'organizzazione giudiziaria: il front-office del giudice di pace".
Nell'ambito della gestione di cause (principalmente civili e anche
penali ma solo per ambiti di lieve entita') il lavoro del giudice di
pace, nella fase di iscrizione a ruolo, deve tenere conto delle
dinamiche di cambiamento tecnologico. Al progetto, in fase di
realizzazione e non ancora introdotto, sta lavorando un pool di partner
tecnologici, di ricerca e imprese. Si stanno sperimentando e-services.
La parte piu' interessante riguarda l'uso di SL a servizio
dell'autonomia conciliativa del giudice di pace attraverso un sistema di
e-filing (il sistema si chiama Incounter). Poche sono le esperienze in
Europa (Austra, Finladia e Gran Bretagna), poi sono operativi Australia,
Singapore e Stati Uniti. Nel giro di pochi mesi, si potrebbe arrivare a
una gestione automatizzata delle iscrizioni. Un vantaggio soprattutto
nell'ottica delle esperienze e dell'interfacciamento con l'Europa.
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Di seguito e' stata data parola alle associazioni.
- la sottoscritta per Assoli. Ho illustrato:
- nascita e principi nella creazione dell'associazione
- obiettivi statutari
- progetti in corso
- dialogo con l'esterno attraverso le liste
- contatti e interfacciamento con l'associazione
- Maurizio Lemmo, Italian Linux Society
- nascita e storia dell'associazione
- lo statuto, diffusione della cultura informatica
e del software libero
- i servizi dell'associazione
- le attivita' con particolare risalto al LinuxDay
- contatti e interfacciamento con l'associazione
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Ha concluso la giornata l'intervento del vice presidente della regione
Emilia Rpmagna, Flavio Delbono, il quale ha sottolineato il valore delle
esperienze illustrate. Ha ribadito inoltre la volonta' della regione di
procedere con il percorso tecnologico, tenendo conto della proposta
presentata per l'introduzione del software libero nella pubblica
amministrazione.
Ciao
antonella
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