[Discussioni]convegno open source e PA

Carlo Strozzi carlos a linux.it
Mer 18 Giu 2003 12:15:03 CEST


On Tue, Jun 17, 2003 at 04:51:39AM +0200, Andrea Negro wrote:
> Per dirne una: per me se uno inventa un pomodoro e' un innovatore, se un altro 
> inventa la lattuga e' un innovatore; il punto e' capire se sia innovatore o 
> no uno che inventa l'insalata mettendo insieme pomodori e lattuga. Mi pare di 
> capire che Fuggetta ritiene di no, altri di si. Lasciando stare gli ortaggi, 
(...)

Mi sembrano osservazioni sensate. In effetti, probabilmente,
"incaponirsi" sul voler dimostrare che cosa sia innovativo o meno
richia di essere fuorviante. Soprattutto, ancora una volta equipara
il sw alla tecnologia. Io non mi stancherò mai di ripeterlo: il
sw, almeno così come lo conosciamo oggi, non è tecnologia, non più
di quanto lo sia comporre musica o scrivere un libro. Finchè lo si
equiparerà alla tecnologia in senso proprio, si lascerà spazio a
storture interpretative, delle quali la peggiore del momento riguarda
la brevettabilità. Anche una ricetta di cucina è un programma, e lo
è a tutti gli effetti (sfido chiunque a negarlo). E sappiamo bene
che, senza bisogno di ricorrere alla fantascienza, già oggi (se lo si
ritenesse utile) si potrebbe far leggere quella ricetta direttamente ad
una macchina per fare, che so, il gelato. Eppure nessuno si sognerebbe
di equiparare un libro di ricette ad una libreria di funzioni. Qualcuno
riesce a spiegarmi perchè ci dovrebbero essere delle differenze ? Perchè
io proprio non ne vedo. E quando i computer saranno programmabili a voce
(anche qui non è certo fantascienza) ? Dovremo ammettere che possa
essere brevettabile una sequenza di parole pronunciate a voce ? E se un
programmatore cieco "detta" al suo PC un algoritmo brevettato ?
Non credete che l'impedirglielo sia un impedirgli di parlare e di dire
quello che vuole ?

Come spero di essere riuscito a dimostrare, l'uguaglianza "sw == tecnologia"
non regge, e più si va avanti e più il concetto diventa sfumato.

Magari il tutto è un pò OT rispetto al thread, ma credo che fintanto
che non si equiparerà la scrittura di un programma alla scrittura
di qualsiasi altra cosa non se ne esce. E` necessario un cosiddetto
"paradigm-shift". Mi risulta che Lessig & soci ci stiano provando,
equiparando (giustamente) lo scrivere sw alla liberà di espressione,
ma ovviamente vengono osteggiati dai soliti noti (favoriti dalla cecità
di giudici e legislatori).

Quanto sono innovativi "I Promessi Sposi" ? Sono stampati su carta,
hanno un indice e delle pagine numerate e sono divisi in capitoli, si
sfogliano da sx verso dx e si leggono dall'alto in basso. E per giunta
sono scritti in italiano. Quindi sono la copia sputata di qualsiasi
altro libro :-)

La tecnologia sono i chip del PC, sono il suo chassis e il power-supply.
La tecnologia sono l'inchiostro e la carta di un libro. La tecnologia
è la scrittura che serve per creare i contenuti di un testo (o di
un listato). La tecnologia *non* è quello che quel testo o listato
esprimono: quello è soft-ware.

ciao,
Carlo
-- 
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