[Discussioni]convegno open source e PA

[Paolo Mascellani]

Salve,

> Se a qualcuno interessasse, i lucidi che avrei dovuto presentare a Lodi
> :-) sono sulla mia home page.

Visto che Fuggetta ascolta, vorrei intervenire su due questioni che gli
sono evidentemente care, visto che si ritrovano sia nei lucidi che
nell'intervento che ha fatto a Pisa:

1 - le applicazioni "custom" sono di proprieta` della PA che le ha
sviluppate/fatte sviluppare, quindi sono "piu`" che Open Source. Dal mio
punto di vista, invece, essere di proprieta` della PA e` essere "meno"
che OS, in quanto si preclude la possibilita` che terzi migliorino
(gratuitamente) l'applicazione e la rendano ad esempio appetibile anche
per altre PA o, perche' no, per privati. In sostanza si preclude quel
"circolo virtuoso" che e` uno degli aspetti piu` interessanti del
software libero.

2 - per conoscere esattamente cosa fa un programma (quindi evitare
backdoor eccetera), non e` necessario che sia liberamente utilizzabile e
modificabile, ma basta che il sorgente sia aperto (che e` cosa diversa
da Open Source). Ora, questo e` vero solo in linea di principio, ma,
all'atto pratico le cose vanno diversamente: chi mai si studia migliaia
di linee di codice solo per il gusto di sapere se un programma fa quello
che dice di fare? Invece, c'e` chi lo fa (magari solo le 1000 che gli
interessano) perche' deve risolvere un problema analogo o perche' gli
interessa fare una modifica ... In questo modo, col tempo, si arriva ad
una revisione (quasi) completa del codice che da molte piu` garanzie di
una revisione fatta con questo semplice scopo.

C'e` poi il problema di essere sicuri che l'eseguibile che si utilizza
e` stato proprio generato da quel sorgente, che non e` banale, e,
andando ancora piu` per il sottile, con quale compilatore e` stato
compilato? Se non ho il sorgente del compilatore sono negli stessi
problemi di prima.

Saluti, Paolo.

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Paolo Mascellani - paolo a elabor.homelinux.org / mascellani a unisi.it
Dipartimento di Matematica - Universita` di Siena
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