[Discussioni]posizione sull'accordo MIUR-SUN di "LinuxDidattica"

Paolo Redaelli paolo.redaelli a poste.it
Ven 27 Giu 2003 22:47:02 CEST


Il gio, 2003-06-26 alle 14:13, Leandro Noferini ha scritto:
> antonio bernardi scriveva:
> 
> > >Sinceramente mi lasciano davvero perplesso le "posizioni di
> > >LinuxDidattica", visto che esaltano la "liberta' di scelta" solo
> > >perche' il ministero' ha scelto di usare un prodotto "che prevede la
> > >diffusione e duplicazione gratuita". Non c'e' nessuna presa di
> > >posizione in questa scelta nei riguardi di GNU/Linux ne' del software
> > >libero... immagino che l'acquisto riguardi tra l'altro l'applicativo
> > >per Windows e basta.
> > 
> > Il MIUR *non ha scelto*, ha stipulato un accordo per la difusione e la
> > copia gratuita di di staroffice nelle scuole (ovvero fa pubblicità ad
> > un prodotto alternativo a quello "piratato" nelle scuole).
> 
> Perché dovrebbe essere sicuramente "piratato" (quando smetteremo di
> usare questi termini?).
Non vorrei sconvolgere le tue/nostre convinzioni, ma è prassi comune
negli istituti con cui sono venuto in contatto "consigliare" di dotarsi
"in qualche modo" di una copia del "programma proprietario per l'ufficio
di grande diffusione". Tradotto in soldoni, in molte scuole superiori ti
viene inculcata la "necessità" di copiare illegalmente MS Office. TUTTI
i miei compagni delle superiori avevano una copia illegale di tale
pacchetto. Lo stesso vale per TUTTI gli studenti (di ingegneria civile,
ma non solo) del Politecnico di Milano con cui sono venuto in contatto -
esclusi i pochi utenti di sw libero che ho trovato. La cosa è
sufficientemente triste, ma basterebbe prendere gli elenchi degli
studenti, passarli alla finanza e dirgli "andate a controllare" ....
troverebbero una percentuale bulgara di persone utenti di sw
proprietario copiato illegalmente (con bulgara intendo 100% -
infinitesimo).
Ancora più triste è il fatto che la stragrande maggioranza dei
"copiatori illegali" non è conscia di aver compiuto un reato penale e
non conosce le alternative libere. Della seconda non gliene faccio una
colpa, dato che i pacchetti liberi di ufficio sono diventati "usabili"
solo di recente.


-- 
Paolo Redaelli <paolo.redaelli a poste.it>




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