[Discussioni]posizione sull'accordo MIUR-SUN di "LinuxDidattica"
Leandro Noferini
lnoferin a cybervalley.org
Dom 29 Giu 2003 13:37:25 CEST
brngb a tin.it scriveva:
> >antonio bernardi scriveva:
> >> Il MIUR *non ha scelto*, ha stipulato un accordo per la difusione e la
> >> copia gratuita di di staroffice nelle scuole (ovvero fa pubblicità ad
> >> un prodotto alternativo a quello "piratato" nelle scuole).
>
> Noferini rispondeva:
> >Perché dovrebbe essere sicuramente "piratato" (quando smetteremo di
> >usare questi termini?).
>
> bernardi risponde:
> La pirateria in Italia vale, secondo la BSA, il 47% percentuale da
> aumentare ragionevolmente nel settore scuola (giovani e insegnanti).
Quello che afferma la BSA è quanto meno dubbio, tendo a prendere delle
pinze lunghe svariati metri quando lo leggo e mi astengo assolutamente
dal citarlo.
> Questo fatto fa si' che sia "il sofware piu' diffuso" e percio' lo
> "standard di fatto" portando a conseguenze che potrebbero "atterrire"
> qualcuno.
Continuo a non capire perché il software non libero in uso nelle scuole
debba essere necessariamente copiato in maniera non lecita.
> Bernardi scriveva:
> >> La scelta e' sempre e comunque dei docenti (art. 33 della
> >> costituzione), anche se fino ad oggi e' stato loro sottratto (anche
> >> dal MIUR) questo diritto (vedi percorso A fortic).
>
> noferini rispondeva:
> >È la seconda volta che citi l'articolo 33; che c'entra questo articolo
> >(che riguarda la libertà di insegnamento per chi non avesse sotto mano
> >il testo) con gli strumenti da ufficio in uso nelle scuole?
>
> bernardi risponde:
> C'entra nel senso che fino ad oggi l'insegnamento degli strumenti
> d'ufficio (ma diciamo pure del software in generale) non ha potuto
> avvalersi della libertà di scelta presuposto della libertà
> d'insegnamento (art. 33 costituzione) a diferenza di tutte le altre
> materie d'insegnamento.
Non conosco il campo dell'educazione e tanto meno dell'uso del software
che viene fatto nel campo; partendo da questa mia ammissione di
ignoranza mi parrebbe quanto meno strano invocare il suddetto articolo
davanti ad una circolare ministeriale che obbligasse l'acquisto di carta
solo da un certo fornitore.
Che nel software siano presenti implicazioni diverse me ne rendo ben
conto ma non mischierei libertà di insegnamento e principii di libera
conocorrenza.
> Bernardi scriveva:
> >> E siccome questo principio [la libertà di scelta] e' anche "il pane
> >> della cultura del software libero" nella didattica (e non) abbiamo
> >> applaudito.
>
> Noferini rispondeva:
> >Ho qualche dubbio su una visione così semplice: il software libero non
> >si riduce semplicemente ad una questione di concorrenza.
> Ma,nella scuola, senza il libero confronto cioe' la possibilita' di
> scegliere da parte del docente lo strumento didattico (software) il
> software libero e'morto, come lo e' stato fino ad oggi.
Scusa la domanda polemica: e con l'adozione di StarOffice cambia
qualcosa?
--
Ciao
leandro
Lei è come tutti i dilettanti: le importa far qualcosa piuttosto che
qualcosa sia fatto.
(Goethe - Le affinità elettive)
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