[Discussioni]G Public L e galleria degli orrori
Stefano Terna
stefano.terna a virgilio.it
Lun 17 Nov 2003 16:28:06 CET
At 10.18 17/11/2003 +0100, you wrote:
>In merito al messaggio di "troppo-libero" (mi sembra)
solo le prime tre righe
il resto era mio, come il fatto di intendere "public" applicato al sw e non
alla licenza
>A scanso di equivoci mortali sarebbe bene che qualcuno facesse notare
Lo hai già fatto tu, mi scuso con i morti e i feriti
>che in "GNU Public License" è la licenza ad essere Pubblica non il
>contenuto. Il Software Libero non è necessariamente più pubblico di quanto
>non lo possa essere quello proprietario. Ciò dipende solo dalla volontà
>dell'autore o del suo cliente e non è insita nella licenza.
ok, mi sono espresso male: intendevo dire che il modello economico che
sorregge il sw libero massimizza la probabilità che questo diventi una
ricchezza collettiva, piuttoso che la ricchezza della sola azienda che lo
produce.
(cito da The Economics of Open Source Software: A Survey of the Early
Literature - AARON SCHIFF, Review of Network Economics:
"In Johnson’s model there are n user-developers. Each agent i knows of a
possible improvement to an open source program and each can develop this
enhancement at a private cost ci. The agents independently choose whether
to develop the software, and if it is developed by at least one agent then
it is available to all. If the enhancement is developed then all the agents
receive their privately known valuations vi. It is assumed that all agents’
costs and valuations are independent and identical draws from a smooth
joint distribution G(v, c) , with support on a finite rectangle defined by
{(c,v):c_L<c<v_L,v_L<v<v_H} with c_L>0 and v_H>0 . Each agent’s strategy is
a decision to develop or not develop, conditional on their realised cost
and valuation, and given their beliefs about what the other agents will do.
These beliefs can be conveniently summarised by the probability with which
agent i believes that the development will take place if he or she does not
develop it, p_i. An agent thus chooses to develop the program if
v_i-c_i>p_i, which implies v_i/c_i>1/(1-p_i), that is, if the agent’s
value-cost ratio is large enough.")
>Sarebbe un po' come dire che qualsiasi azienda diventa anche di mia
>proprietà solo a seguito di un'Offerta Pubblica di Vendita, senza che io
>eserciti alcun acquisto effettivo.
ma cosa centra?
>Un po' di superficialità di meno non guasterebbe alla causa, ammesso che
>abbiamo quella di sostenere il SL e non qualcos'altro.
mi pare che il trattamento riservato a chi, avvicinandosi alla lista,
commette qualche errore di linguaggio non favorisce un gran che' alla causa
>Quanto al resto posso confermare, come detto da Simo, che seguono la lista
>persone ampiamente critiche sia con l'impostazione delle legge sul
>software libero che con l'idea stessa di avere una legge che sostanzi una
>forma di privilegio del SL rispetto a quello proprietario e, vieppiù, con
>forme di finanziamento pubblico ad iniziative sul SL, che non siano di
>natura prettamente scientifica o di ricerca *non* applicata. Peggio mi
>sento, sul finanziamento alle start-up dei soliti noti
chi sono i soliti noti?
>come diverrebbe la cosa in Italia, con gravissimo nocumento dell'intero
>panorama del Software Libero. (Mi fiderei di più se sta cosa la facessero
>in Brasile o nelle Filippine) Ciò nonostante, almeno per quanto mi
>riguarda, non sono assolutamente critico, però, sulla importanza di aver
>tentato anche questa strada (che sembra abbia avuto l'indiretto effetto di
>sostenere le scelte del governo sull'open source).
>
>IMHO, il SL però può e deve trovare la sua strada sul mercato,
> ogni forma surrettizia di sostentamento
perchè non di volano? che servirebbe da ossigeno mentre la startup cerca
investitori privati sul suo SL ...
>non da' modo di realizzare forme di selezione darwiniana delle iniziative
>e delle persone finendo per farci trovare a discutere con realtà e persone
>che con il Software Libero e/o l'Open Source non hanno quasi nulla in
>comune, ne hanno solo sentito parlare senza fare neppure lo sforzo di
>*iniziare* i compitini a casa del buon sostenitore del Software Libero:
>tipo leggere Stallman e Raymond.
Stefano
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