[Discussioni]Troppo importante per rimanerne fuori...

Emmanuele Somma esomma a ieee.org
Mar 18 Nov 2003 14:18:04 CET


...grazie Stefano per lo spunto interessante.

Due cose:

una per Roberto: non sarei cosi' sicuro di essermi riferito alle 
charity - in realtà se una charity (privata) raccoglie fondi per un 
progetto e' *comunque* una forma di 'votazione' sulla qualita' -meno 
valida del mercato ma abbastanza valida ai miei occhi. Il problema e' 
il finanziamento pubblico su una raccolta obbligatoria dovuta a 
tassazione. Questo e' un regalo ingiustificato a tutti gli effetti, e 
puo' essere (non e' detto che lo sia ma io sono molto pessimista in 
merito) molto dannoso. In fondo in una donazione privata (anche da uno 
a uno) vedo comunque una selezione.

una per Stefano: che il fatto che il sw sia nuovo o vecchio per me pari 
sono. Se si tratta di ricerca non applicata o fine scientifico con 
l'obiettivo la "produzione culturale", inteso in senso abbastanza 
stretto, allora sono ben contento di un lauto finanziamento - purche' 
questo non impatti sul mercato se non realizzando le condizioni per cui 
*tutti* con eguale diritto d'accesso possano usare quella informazione 
(motivo per cui la licenza BSD modificata puo' essere una scelta 
comprensibile). Ma il finanziamento di una idea imprenditoriale (so che 
e' una moda molto attuale) io la vedo solo come una forma contorta di 
ammortizzazione sociale, che mette le persone in condizione di 
diseguaglianza competitiva - senza certamente selezionare i piu' bravi. 
  Un modello meno distorto potrebbe essere quello degli architetti in 
cui c'è uno "spazio vuoto e ben delimitato" e si fa un concorso 
pubblico per riempirlo, rimane un problema di autorevolezza dei giudici 
bla bla bla, ma molto meglio che il finanziamento 'a pioggia' su tema 
libero.

Il fatto che il finanziamento pubblico possa essere una forma utile 
'per passare la nottata' anche alle aziende OS mi sembra una idea 
vieppiu' deleteria. Le imprese incapaci di stare da sole sul mercato 
vanno fatte fallire: e' il modo migliore (e piu' economico) per 
garantire il bene collettivo (molto meglio che non finanziare il SL, se 
fosse applicata con rigore generale). Mi puo' dispiacere che Microsoft 
non fallisca e Mandrake si' ma questo vuol solo dire che il nostro 
modello economico non e' abbastanza forte (o condiviso dal pubblico) 
[nel caso specifico ovviamente un'affirmative action non ci starebbe 
affatto male, pero']. Il fallimento di una iniziativa, a parte il 
problema umano che puo' essere rilevante, non mina -nel nostro caso- la 
validita' delle idee sottostanti: e' un problema di implementazione. 
Non e' differente, a mio avviso, alla presenza di cosi' tanti progetti 
in competizione: chi si preoccupa se enlightenment soccombe a kde, pur 
essendo piu' cool. Ci sara' qualcosa in "e" che non va, ad esempio 
l'incapacita' di aver attirato abbastanza sviluppatori dal garantire al 
mantainer una sostituzione. Viva kde. [e tieni conto che in una impresa 
finanziata fallita comunque ben poco si riusa perchè gran parte del 
finanziamento finisce per essere assorbito dai costi di struttura, a 
perdere]

Posso capire che esistano approcci che vorrebbero 'aiutare' di piu' il 
SL dandogli un privilegio, ma questo e' IMHO sbagliato, sia nel 
particolare, perche' non credo affatto che *noi* abbiamo bisogno di 
aiuto e ammetterlo sarebbe controproducente, sia nel generale, perche' 
vantare un privilegio 'morale' del SL rispetto a tante altre cose, puo' 
essere utile a sentirci importanti, ma mi suona un po' falso e 
moralistico.

D'altro canto mi si puo' obiettare che i produttori di olio o di latte 
hanno un bel po' di aiuti di Stato perche' noi no? Eh... non ho 
argomenti su questo... posso solo vantare la nostra onesta' 
intellettuale per quanto vale. Se ce li avessimo anche noi *non so* se 
potrei dire la stessa cosa. Poi posso sparare a zero sull'inutilità 
dell'intermediazione economica dello Stato, ma siamo proprio fuori tema 
;-)

E

PS - Ovviamente sono anche certo che quello che avverra' in Europa mi 
contraddira'  ferocemente... ma che ci vuoi fare ;-)



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