[Discussioni]Ecco a voi il catalogo italiano aziende software libero.
l-i-b-e-r-o a libero.it
l-i-b-e-r-o a libero.it
Mer 19 Nov 2003 01:23:14 CET
FINALMENTE! Lasciatemelo urlare :-)
Caro, caro, carissimo Potortì (e caro Sorce, stai a sentire anche tu, simpaticissimo amico... http://people.xsec.it/simo/gallery/natale2002/nuovafg/foto_002.html), ero sicuro che la sua disponibilità non sarebbe venuta meno.
Vediamo di chiarire ulteriormente i termini della faccenda.
> Dovresti spiegare in dettaglio cosa significa. Hai parlato di GPL, ma
> non è chiaro come si collega con le aziende. Pensi ad una lista di
> aziende italiane che sviluppano software sotto GPL? Esclusivamente o
> no? Perché solo GPL?
Chi ha parlato di GPL? Forse si riferisce ad una mia risposta ad un certo Davide, il quale aveva scritto:
"Si potrebbe cadere nell'errore di indicare tutte le aziende che usano Linux io
sarei per includerci solo le aziende che SVILUPPANO software libero.
Ed in questo secondo caso basta che lo sviluppo di sw libero sia una parte del sw
rilasciato o deve essere tutta? (qui' la scelta non e' facile)".
Pensando ad una licenza come la GPL, alla logica in essa sottesa, la scelta mi sembra facile:
se per parte si intende una parte di tutti i sw, la risposta è la prima, se per parte si intende parte di un sw, la risposta è la seconda perché "non è possibile incorporare del software rilasciato sotto licenza GPL in un sistema proprietario". Capito? Non c'entra nulla con il discorso di base.
> Come hai creato la lista?
Nell'unico modo possibile:
andando a fare una ricerca nell'unico registro in cui sono presenti tutte le aziende,
quello delle camere di commercio.
Per vostra informazione (lasciatemelo dire), all'indirizzo http://www.infoimprese.it/
potete trovare l'archivio di tutte le imprese italiane, completo di tutti i dati necessari
per realizzare la proposta che vi ho fatto. Potete effettuare anche ricerche tematiche:
ad esempio, inserendo "open source", generate la lista delle imprese italiane che hanno inserito
tale termine nel documento ufficiale descrivente la propria attività.
Ciò non significa che non esistano altre aziende che abbiano a che fare con l'open source, ma soltanto 28 aziende, nel registrarsi, hanno presentato la propria attività come legata all'open source.
Spero di essere stato chiaro.
> Cosa vuol dire "distribuiscono il marchio"? Scusa se la domanda è
> stupida, ma non mi intendo di commercio. Che io sappia, il marchio è
> liberamente utilizzabile, mi sbaglio? Anche qui, come hai creato la
> lista?
Andate all'indirizzo che vi ho indicato e capirete. :-)
> Si può fare facilmente?
Certo, che dite? Devo spiegarvi anche questo? :-)) Nel caso basta chiedere: non lo dico per non sembrare uno spammer :-)
> Se la risposta alla domanda sopra è sì, questa è un'ottima linea
> d'azione. Ma prima bisogna decidere cosa chiedere e a che scopo, cosa
> non banalissima. Parliamone.
Posso ringraziare per l'"ottima linea d'azione?"? :-)
Bisogna fare poche domande, chiare e che facciano riferimento a numeri:
bisogna capire se l'azienda è sviluppatrice e/o distributrice di SL.
Parliamone. Non ne parlo ora perché Sorce ha appena detto che la mia è una sega mentale.
Allora, prima di parlare, aspetto che ci ripensi. :-)
> >3) raccolti i dati, vengono pubblicati i cataloghi (non è umanamente possibile controllare
> >79787 aziende, neanche il fisco ce la fa... e infatti opera a campione:
> >bisogna stabilire un rapporto fiduciario e lasciare che le aziende si
> >controllino a vicenda... una sorta di mano invisibile... la pena è "la
> >radiazione dall'albo e la pubblica gogna").
>
> Questo è ragionevole.
Già.
> Prova a fare delle proposte più precise sui due temi di partenza: lo
> scopo e le domande dei questionari.
> Per quanto riguarda gli scopi,
> voglio dire che tipo di liste si potrebbero creare. Per esempio,
> aziende che producono software nuovo, o aziende che scrivono su
> commissione, o che personalizzano, o che integrano, o altro ancora. E
> poi, aziende che lavorano esclusivamente con software libero, o
> prioritariamente, o anche minoritariamente. Una volta stabiliti gli
> obiettivi delle liste, stabilire le domande dovrebbe essere semplice.
Facciamo un elenco di species, poi mettiamo ogni species sotto un genus:
le domande riguarderanno soltanto qualche genus.
Esempio: "aziende che producono software nuovo, aziende che scrivono su
commissione, o che personalizzano, o che integrano" = azienche che sviluppano SL
(le species ce la indicheranno le aziende stesse: campo libero o con opzioni);
"aziende che lavorano esclusivamente con software libero, o
prioritariamente, o anche minoritariamente" = aziende che adottano SL
(le species ce la indicheranno le aziende stesse: campo libero o con opzioni);
il terzo genus dovrebbe riguardare i distributori.
3 genus per 3 domande.
Ecco, il questionario quasi ha preso forma da solo. Tra eccelsi ci intendiamo :-D, eh Potortì?
> Naturalmente l'invito non vale solo per te, ma per tutti coloro che
> abbiano idee in proposito.
E' quello che ripeto da un bel po', ma nessuno mi ascolta, tranne i migliori ;-) (includo anche Sorce).
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