[Discussioni]Catalogo italiano imprese software libero: CRONACA.

[l-i-b-e-r-o a libero.it]

PER AMOR DI CRONACA: 


PRIMA Nicola scrive:

"Siccome non si può pubblicizzare il nome di un'azienda senza il suo consenso (può sembrare un
controsenso, ma è così), direi che la cosa migliore sia invitare tutte le aziende che intendano essere pubblicizzate e che abbiano i requisiti richiesti, a inoltrare domanda. E' nel loro interesse:
saranno loro stesse a venire incontro all'associazione."

POI Sorce scrive:

"Ha molto più senso proporre una pagina di adesione volontaria in cui le
aziende interessate si possono iscrivere, o in cui possono essere
iscritte da persone che le conoscono e vogliono inserirle."

Posso capire che, accecati dall'ira che provate nei miei confronti, l'ultima cosa che vi passi per la testa sia leggere quello che scrivo, ma credo che un minimo di ascolto sia dovuto.
Se ragioniamo a compatimenti stagni, non andiamo da nessuna parte:
occorrono strategie integrate, perché la realtà è sempre un po' diversa da come ce la immaginiamo e quasi mai la monoliticità paga.

Ecco che l'idea di invitare via e-mail le imprese a cui non giunga la voce dell'associazione mi sembra
un'idea sensata. Anche perché si tratterebbe di una cosa nuova e non ancora conosciuta:
sono pronto a scommettere che le adesioni sarebbero molto inferiori a quelle che potrebbero ottenersi usando anche l'invito via e-mail, telefonico e via dicendo.

Mi rivolgo poi a Potortì, che con piacere constato avere accolto la mia proposta:
quando ho parlato del questionario ho fatto un'esempio di metodo classificatorio basato su genus e species, non ho detto che quello fosse il modo migliore di farlo, ho detto semplicemente che quel metodo poteva essere usato. Mi associo dunque a quanto dice Potortì: si facciano avanti proposte in merito. Si è passati dal "perché dovremmo farlo, non serve a nulla", al "dai, facciamolo, partecipate":
e di questo sono molto molto molto contento :-)


Cordiali saluti, Nicola.