[Discussioni]Re: [Cc-it] Musica e licenze CreativeCommons [era
Roberto Micarelli
mi.ro a iol.it
Gio 20 Nov 2003 14:30:06 CET
> > l-i-b-e-r-o a libero.it wrote:
> > >>La SIAE distribuisce assegnini ai soliti pochi noti, è ben noto che i
> > >>piccoli pagano solo la quota di iscrizione è generalmente non torna
> > >>indietro nulla.
> > >
> > >
> > > Questo è un discorso da bar:
> > > e lo è per il semplice fatto che non è vero.
> > > Vorrei tanto sapere come fai a dire che la S.I.A.E. paga solo un ristretto nucleo di pochi noti.
> > > Le tue affermazioni, oltre ad essere da bar, sono anche gravissime, ma, per fortuna, altrettanto infondate.
> > >
> >
> > Mi spiace per te, ma questa e' la realta'. Il principio e' chi vince,
> > vince tutto e non c'e' un ritorno "democratico" degli introiti della SIAE.
> > A parte alcune aree protette, tipo il liscio.
>
> Il principio è chi vince vince tutto? Ah ah, e dove sta scritto questo principio?
> Questi sono davvero discorsi da bar. E' chiaro che un autore di successo riceve più soldi,
> ma posso assicurarvi, visto che so di cosa sto parlando, che state sparando un'idiozia bella e buona.
> Anche un Pinco Pallino qualunque è pronto a fare una causa (spesso inutile) per plagio, ma nessuno a richiedere i soldi relativi ai diritti d'autore. Perché quelli arrivano. Se poi l'assegnino è ino ino pazienza. Altro è dire: i borderò vengono compilati male. Ma, a quanto pare, le vostre affermazioni
> battono altrove. Contenti voi... nella vita essere convinti è importante...
>
Ma che stai ai mezzi? Il discorso era iniziato in modo interessante ed è deviato sulla bontà della SIAE.
Mi sembra che si stia tirando fuori bersaglio. Io ho un gruppo, siamo dilettanti ma suoniamo insieme da oltre dieci anni e siamo bravi. Non vado molto a suonare in giro perché gli spazi sono pochi a Roma, per il nostro genere. E' vero che i locali sono poco propensi a farti suonare e se lo fanno non ti pagano. E' anche vero che a noi dei diritti di autore non ce ne frega niente e che non desideriamo essere tutelati dalla SIAE. Non desideriamo essere acclamati dalle ragazzine. Non desideriamo andare a Sanremo.
Io come autore vorrei avere la scelta, tutto qua. Chi preferisce aderire alla SIAE lo faccia, non lo biasimo. Chiedo solo di avrere una scelta. Se preferisco "regalare" il frutto delle mie scoperte sono affari miei.
Il progetto di cui si parlava lo trovo molto interessante.
I termini legali sono l'unica rogna, burocrazia: la mano calda pesante del potere che soffoca la creatività e la libera espressione.
Abbiamo sempre avuto ottime idee inattuabili per cause legali e burocratiche. Potere e privilegi.
Roberto
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