[Discussioni]Re: [Cc-it] Musica e licenze CreativeCommons [era
l-i-b-e-r-o a libero.it
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Gio 20 Nov 2003 16:42:04 CET
> > Questo è un discorso da bar:
> > e lo è per il semplice fatto che non è vero.
> > Vorrei tanto sapere come fai a dire che la S.I.A.E. paga solo un ristretto nucleo di pochi noti.
> > Le tue affermazioni, oltre ad essere da bar, sono anche gravissime, ma, per fortuna, altrettanto infondate.
>
> Buongiorno,
>
> ferma restando la legittimita' di ogni opinione sul tema, mi permetto di osservare che, in ogni caso, non si tratta di "chiacchere da bar".
> Interessante al proposito l'intervento del prof. Francesco Silva, ordinario di economia politica, al congresso internazionale "Proprietà intellettuale e cyberspazio" del maggio 2001, di cui riporto un breve stralcio:
>
> "non esistono serie indagini empiriche che verifichino il potere incentivante del diritto d'autore. Tale affermazione viene accettata come un dogma, sebbene sia noto alle scienze storiche e antropologiche che molte attività creative, soprattutto di natura artisitica, esistono anche in assenza di copyright. (...) L'evidenza empirica, per quanto frammentaria, offre invece risultati quantomeno problematici sui redditi derivanti dal copyright. La distribuzione dei redditi infatti è marcatamente asimmetrica: a introiti elevatissimi per pochi soggetti fanno riscontro introiti nulli o bassissimi per la restante popolazione. A titolo d'esempio, indagini condotte sul mercato della musica italiano hanno mostrato che l'80% degli iscritti alla SIAE non percepiscono alcun reddito e che il valore mediano del reddito annuo non supera le 100 lire (...) Pertanto, alla prova dei numeri, l'incentivo procurato dal copyright assomiglia ad una lotteria che assegna premi elevati con bassa probabil!
> ità e redditi nulli con grandissima probabilità, come nello star-system: abbiamo quindi molti winner-take-all-market. L'asimmetria di remunerazione può avere inoltre effetti perversi premiando in modo spropositato idee la cui qualità è marginalmente superiore ad altre, e viceversa sottopagando, o non pagando del tutto, idee di livello qualitativo appena inferiore".
>
> (gli atti del congresso sono pubblicati da Giuffre', 2002)
>
> Saluti a tutti
> --
> Avv. Fabrizio Veutro
Caro avvocato, abbia l'onestà intellettuale di riportare le parole, pubblicate su questa lista,
che per prime hanno parlato di "discorsi da bar" (per la cronaca: l'autore è Simo Sorce), parole alle quali mi sono riferito, dicendo, per risposta:
"Questo è un discorso da bar". Io, dunque, non ho detto che parlare di questo tema sia fare "chiacchiere da bar", ho invece affermato l'esatto contrario.
Cordiali saluti, Nicola.
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