[Discussioni]AN prende posizione sui brevetti sw (was: Fw: Buttiglione software lettera del 17- 11/2003)

Roberto Galoppini galoppini a acmesolutions.it
Mer 26 Nov 2003 18:25:03 CET


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>----- Original Message ----- 
>From: "Cristiana Muscardini" <cmuscardini a europarl.eu.int>
>Sent: Wednesday, November 26, 2003 1:56 PM
>Subject: Buttiglione software lettera del 17- 11/2003
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*On. Rocco BUTTIGLIONE*

Ministro delle Politiche comunitarie

Via del Giardino Theodoli, 66

*00187 – ROMA -*

Strasburgo, 17 novembre 2003





*Egregio Signor Ministro, *

come Lei sicuramente saprà il Parlamento europeo ha recentemente 
approvato, con modifiche, la direttiva sui cosiddetti "brevetti 
/software/" (relatrice l'On. McCarty).

Intorno a questa direttiva è sorto un movimento numeroso e composito 
(imprese ed associazioni di imprese informatiche, tecnici e 
programmatori, gruppi che si occupano di software libero ed /open 
source/, organizzazioni che si occupano di diritti civili nel 
"cyberspazio", migliaia di semplici utenti informatici) che si è battuto 
contro la possibilità, contemplata dalla stesura originale della 
direttiva, di brevettare i programmi informatici in quanto tali.

I programmi informatici, infatti, non sono applicazioni tecniche, né 
oggetti fisici. Sono la traduzione, in un linguaggio comprensibile ad 
una macchina, di concetti astratti, di algoritmi e metodi risolutivi, di 
formule matematiche.

Brevettare il /software/, quindi, significherebbe andare contro lo 
sviluppo delle scienze informatiche, ma non solo. Significherebbe anche 
assestare un duro colpo al sistema delle Piccole e Medie Imprese 
informatiche italiane ed europee. I brevetti sul /software/ sono già 
legali negli Stati Uniti: riconoscerne la validità in Europa 
rischierebbe di introdurre uno squilibrio competitivo tra gli USA e il 
nostro continente che ha un numero molto grande di piccole imprese, non 
in grado di sostenere i costi di infinite cause legali con i colossi 
informatici di oltreoceano, detentori già di migliaia di brevetti. I 
brevetti sul /software/, se applicati in Europa, porterebbero quindi 
rapidamente ad un importante ridimensionamento dell'industria 
informatica del nostro continente e del nostro Paese. Un rischio davvero 
insopportabile per la nostra economia e per migliaia di operatori del 
settore, come dimostrano diversi studi sull'argomento.

Per fortuna le pressioni del movimento anti-brevettazione hanno ottenuto 
dei primi importanti successi. _La direttiva è stata profondamente 
modificata dal Parlamento europeo,_ grazie ad emendamenti proposti da 
tutti i gruppi politici ivi presenti, a dimostrazione della 
trasversalità di indirizzi e opinioni che esiste in queste materie. Il 
testo licenziato dal Parlamento Europeo ora impedisce di brevettare il 
/software/ puro in quanto tale. Permette la brevettazione di invenzioni, 
di apparecchi fisici che utilizzano /software/ (cellulari, lettori DVD, 
elettrodomestici intelligenti, ecc.), ma non del/ software/ stesso. Si è 
riportato così il brevetto alla sua natura originaria, cioè la 
protezione delle invenzioni, non dei concetti astratti, di cui il 
/software/ è una forma particolare. I programmi informatici, peraltro, 
sono già protetti dal /copyright/, che si è dimostrato essere lo 
strumento più efficace a tale scopo, sia nella sua versione più 
tradizionale, sia nella versione proposta per tutelare il cosiddetto 
"/software/ libero" e "/open source/".

In considerazione di ciò, anche rispondendo alle sollecitazioni in 
questo senso pervenutemi tanto da aziende che da programmatori e 
semplici cittadini, Le chiedo, anche e nome della delegazione di AN che 
ho l’onore di presiedere, di confermare, in sede di Consiglio, le 
modifiche apportate dal Parlamento e di proporre, a nome del governo 
italiano, quelle modifiche indirizzate a rimuovere ogni ambiguità circa 
la brevettabilità del /software/ contenuto nelle invenzioni, così come 
chiedono migliaia di imprese, di tecnici, di utenti.

_E' mio parere, infatti, che il governo italiano debba difendere, sia la 
libertà della scienza, e in particolare della scienza informatica, sia 
la libertà e lo sviluppo delle industrie informatiche italiane ed 
europee. _

Certa della Sua sensibilità e competenza su questo argomento, La saluto 
cordialmente.



* Cristiana Muscardini*





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