[Discussioni]Sulla lotta intorno al diritto d'autore
Lorenzo De Tomasi
detomasi.liste a libero.it
Gio 16 Ott 2003 18:25:03 CEST
on 10-10-2003 10:49, Leandro Noferini at lnoferin a cybervalley.org wrote:
> In ogni caso tutto il tono dell'intervento mi pare completamente
> sbagliato:
> - parlare di "taccagneria dei consumatori" mi pare il voler usare
> categorie sbagliate: se tutti sono convinti che una cosa costa troppo,
> costa troppo, soprattutto considerando che non stiamo parlando di
> scuole, pane, medicinali;
Dire che tutti i consumatori sono taccagni è tanto sbagliato quanto
escludere che molti copiano illecitamente esclusivamente perché è gratis...
Ok che tutti sono convinti che i cd costano troppo, ma quanti consumatori
continuerebbero a copiare anche se il prezzo fosse equilibrato?
Quanti non sborsano un euro nemmeno per quei cd di etichette indipendenti
che costano 7-10 euro e piuttosto li masterizzano? Quanti non ricompensano
nemmeno quegli autori indipendenti che realizzano software shareware a basso
prezzo e piuttosto che pagarlo lo sproteggono? Non sono tutti, ma non sono
certo pochi... e non è forse il caso di parlare di taccagneria?
Poi, ovviamente, c'è chi non ha abbastanza soldi e copia per risparmiare...
è gente che non potrebbe comunque acquistare, nemmeno volendo...
> - se tutti o per lo meno la stragrande maggioranza (sfido chiunque ad
> affermare di non aver mai infranto le leggi del diritto d'autore)
> compiono un reato e soprattutto non lo percepiscono come tale è
> auto-evidente che la legge in questione è pensata, realizzata e
> applicata male;
Non percepire un reato perché legittimati dal fatto che tutti infrangono la
legge non significa che la legge sia pensata, realizzata e applicata male.
Non intendo dire che la legge sul diritto d'autore sia perfetta. Credo
comunque che i principi su cui è nata siano in gran parte giusti e che poi
abbia preso una brutta piega; sono convinto che un compenso vada sempre
riconosciuto agli autori e che piuttosto vada limitato il potere degli
editori che invece spesso si approfittano del fatto che gli autori dipendono
da loro.
> - non riesco a vedere i due schieramenti indicati: vedo bensì da una
> parte una potente lobby di produttori di contenuti che chiede un
> irrigidimento delle attuali normative sul diritto d'autore e
> dall'altra gruppi più o meno organizzati che cercano di frenare questa
> deriva;
> - in tutto il testo sottopostoci si parla di "autori" quando invece in
> tutto il dibattito quella che è proprio mancata è la voce degli
> autori, quelli reali, non chi si professa, a torto o a ragione, loro
> rappresentante. Tranne alcuni rari casi (il famosissimo gruppo heavy
> metal Metallica in primis) quando i reali autori hanno parlato hanno
> usato toni tutt'altro che decisi. E soprattutto è mancata del tutto la
> parola degli autori dopo gli ultimi inasprimenti, sia legislativi
> (EUCD in Europa) che tecnici (i cd anticopia);
La tua critica mi è stata molto utile. Certo gli schieramenti non sono solo
due. Ci sono:
- i piccoli autori
- i piccoli editori
- gli autori potenti, che possono permettersi di esigere dagli editori
- gli editori potenti con immensi capitali, capacità di distribuzione, bassi
costi e enorme potere politico
- le lobby di editori e autori per lo più potenti che parlano illecitamente
a nome di tutti gli autori
Purtroppo è un sistema in cui i piccoli autori e i piccoli editori non hanno
chi li rappresenta e faticano a far sentire la loro voce, spesso vivono
nell'ignoranza e si assoggettano al sistema, rinunciano ai propri diritti
pur di campare.
> - non conosco le motivazioni reali della lobby di cui sopra. Quel che è
> certo è che le vecchie leggi hanno procurato ai loro appartenenti
> negli anni passati (semplificando, dall'immissione nel mercato del cd)
> immensi guadagni e la conquista di enorme potere politico: tutto ciò
> pare stia andando in crisi e cosa che non viene mai detta, questa
> crisi è cominciata ben prima della diffusione del p2p, delle reti
> veloci casalinghe e dei masterizzatori a basso prezzo (Sony nel 1995
> licenziò metà dei propri dipendenti, tanto per fare un esempio);
> - tutti gli autori sono consumatori effettivi non potenziali a meno che
> non provengano da Sirio. Le categorie autori e consumatori non sono
> distinte ma sono una un sottoinsieme dell'altra. Oltretutto non si può
> diventare autori se prima non si è stati consumatori e di tipo anche
> "potente" visto che per diventare autori si deve aver consumato tanto,
> tantissimo. Per concludere questa osservazione, difendere i diritti
> dei consumatori non so bene a cosa potrebbe portare (un'idea ce
> l'avrei ma rientrerei nel sottoinsieme degli "estremisti"), mentre ho
> ben chiaro il rischio che stiamo correndo difendendo i diritti degli
> "autori".
Su questi due punti ti do pienamente ragione.
Sulla licenza ti risponderò in un'altra mail...
More information about the discussioni
mailing list