[Discussioni]Sulla lotta intorno al diritto d'autore

Leandro Noferini lnoferin a cybervalley.org
Sab 18 Ott 2003 09:57:02 CEST


Lorenzo De Tomasi scriveva:
 
> > In ogni caso tutto il tono dell'intervento mi pare completamente
> > sbagliato:
> > - parlare di "taccagneria dei consumatori" mi pare il voler usare
> > categorie sbagliate: se tutti sono convinti che una cosa costa
> > troppo, costa troppo, soprattutto considerando che non stiamo
> > parlando di scuole, pane, medicinali;
> 
> Dire che tutti i consumatori sono taccagni è tanto sbagliato quanto
> escludere che molti copiano illecitamente esclusivamente perché è
> gratis...

No, tutti copiano illecitamente perché è possibile, estremamente
conveniente e di conseguenza molto più ragionevole che comprare supporti
a prezzi ormai fuori dal mondo.

> Ok che tutti sono convinti che i cd costano troppo, ma quanti
> consumatori continuerebbero a copiare anche se il prezzo fosse
> equilibrato?

Ovviamente nessuno, esattamente come nessuno aspetta l'esecuzione dal
vivo del brano desiderato, anche se il prezzo di questa prestazione è
molto più che ragionevole.

> Quanti non sborsano un euro nemmeno per quei cd di etichette
> indipendenti che costano 7-10 euro e piuttosto li masterizzano?

Perché non gli interessano?

A me viena da ridere quando sento dire "si trova musica ottima anche a
prezzi equi": la musica non è il pane, se una cosa non ti piace, non ti
interessa, non la conosci non la compri perché "ne hai bisogno".

> Quanti non ricompensano nemmeno quegli autori indipendenti che
> realizzano software shareware a basso prezzo e piuttosto che pagarlo
> lo sproteggono? Non sono tutti, ma non sono certo pochi... e non è
> forse il caso di parlare di taccagneria?

No, insisto. Taccagneria è un attributo che non può essere attribuito a
più di tre persone per volta.

> Poi, ovviamente, c'è chi non ha abbastanza soldi e copia per
> risparmiare...  è gente che non potrebbe comunque acquistare, nemmeno
> volendo...
> 
> > - se tutti o per lo meno la stragrande maggioranza (sfido chiunque ad
> > affermare di non aver mai infranto le leggi del diritto d'autore)
> > compiono un reato e soprattutto non lo percepiscono come tale è
> > auto-evidente che la legge in questione è pensata, realizzata e
> > applicata male;
> 
> Non percepire un reato perché legittimati dal fatto che tutti
> infrangono la legge non significa che la legge sia pensata, realizzata
> e applicata male.
> Non intendo dire che la legge sul diritto d'autore sia perfetta. Credo
> comunque che i principi su cui è nata siano in gran parte giusti e che
> poi abbia preso una brutta piega; sono convinto che un compenso vada
> sempre riconosciuto agli autori e che piuttosto vada limitato il
> potere degli editori che invece spesso si approfittano del fatto che
> gli autori dipendono da loro.

Già, hai proprio centrato il punto: non ho detto che non si debbano
riconoscere i diritti degli autori, bensì intendevo dire :-) che
l'attuale regolamentazione del diritto d'autore è completamente
sbilanciata verso il potere economico, che non è in mano né agli autori
(reali) né tanto meno agli utenti.

Rigiro la tua osservazione: usare una normativa scritta e pensata per
condizioni completamente diverse a discapito dei propri utenti e dei
propri "dipendenti" (quali sono a tutti gli effetti gli autori) per
realizzare enormi guadagni e per controllare con mano ferrea il mercato
(i piccoli editori sono perennemente in crisi negli ultimi anni) è
assolutamente ingiusto. Insisto, la legge va completamente rivista.

È proprio di questi giorni l'annuncio dell'ennesima acquisizione di una
piccola casa editrice da parte della Mondadori. Ne dava annuncio con
tutta tranquillità un giornale (non ricordo quale).

> > - non riesco a vedere i due schieramenti indicati: vedo bensì da una
> > parte una potente lobby di produttori di contenuti che chiede un
> > irrigidimento delle attuali normative sul diritto d'autore e
> > dall'altra gruppi più o meno organizzati che cercano di frenare
> > questa deriva;
> > - in tutto il testo sottopostoci si parla di "autori" quando invece
> > in tutto il dibattito quella che è proprio mancata è la voce degli
> > autori, quelli reali, non chi si professa, a torto o a ragione, loro
> > rappresentante. Tranne alcuni rari casi (il famosissimo gruppo heavy
> > metal Metallica in primis) quando i reali autori hanno parlato hanno
> > usato toni tutt'altro che decisi. E soprattutto è mancata del tutto
> > la parola degli autori dopo gli ultimi inasprimenti, sia legislativi
> > (EUCD in Europa) che tecnici (i cd anticopia);
> 
> La tua critica mi è stata molto utile. Certo gli schieramenti non sono
> solo due. Ci sono:
> 
> - i piccoli autori
> - i piccoli editori

Che non hanno mai detto bau.

> - gli autori potenti, che possono permettersi di esigere dagli editori

Sono una percentuale talmente ridicola che non può essere presa in
considerazione, sempre ammesso che esistano.

Nella musica ad esempio _non_ _esistono_.

> - gli editori potenti con immensi capitali, capacità di distribuzione,
> bassi costi e enorme potere politico
> - le lobby di editori e autori per lo più potenti che parlano
> illecitamente a nome di tutti gli autori

Queste due sono la stessa cosa.

> Purtroppo è un sistema in cui i piccoli autori e i piccoli editori non
> hanno chi li rappresenta e faticano a far sentire la loro voce, spesso
> vivono nell'ignoranza e si assoggettano al sistema, rinunciano ai
> propri diritti pur di campare.

Anche se un _solo_ autore o editore avesse fatto qualche cenno
all'approvazione dell'EUCD (tanto per fare un esempio) sarei stato
contento.



-- 
Ciao
leandro
Lei è come tutti i dilettanti: le importa far qualcosa piuttosto che
qualcosa sia fatto.
(Goethe - Le affinità elettive)
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