[Discussioni][Fwd: [Patents] The Economist on Software Patents in Europe]

[Carlo Strozzi]

On Mon, Sep 08, 2003 at 11:48:14PM +0200, Simo Sorce wrote:
> 
> one-click shopping. Proponents argue that these patents provide the
> necessary incentives to innovate at a time when more inventions are
> computer-related. Critics claim that such intellectual monopolies hinder
> innovation, because software giants can use them to attack fledgling
> competitors. Moreover, as software is often built on the achievements of
> others, writing code could become a legal hurdle race. By analogy, if Haydn
> had patented the symphony form, Mozart would have been in trouble.

Il progresso, ed il sw in particolare, sono processi incrementali. In
un sistema *sano*, il brevetto (che è la concessione di un monopolio)
non è quasi mai giustificato, se non in *rari* casi in cui un certo tipo
di innovazione richieda grandi (e rischiosi) investimenti. Quindi il
brevetto dovrebbe essere una eccezione, non la regola. L'aberrante idea
di brevetto "all'americana" non produrrà nè progresso nè benessere, ma
l'estatto contrario. Essa fa parte di quella "concezione predatoria"
che sta cercando di equiparare i prodotti intellettuali alle proprietà
materiali. Ma come diceva Platone già qualche annetto fa, "ogni
eccesso suole portare all'eccesso opposto". Questa cosa causerà danni
incalcolabili.

> digital technology was supposed to be its very malleability. Moreover, there
> is another headache. The harder it is to patent computer-related inventions
> in Europe, the wider will be the legal gap with America.

Continuo a non capire perchè questo dovrebbe essere un problema anzichè un
vantaggio.

--Cs
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