[Discussioni]Brevetti software: tieniamo duro!!!
Carlo Strozzi
carlos a linux.it
Mer 24 Set 2003 15:40:44 CEST
On Tue, Sep 23, 2003 at 12:28:36PM +0200, Davide Dozza wrote:
> Ancora oggi ho avuto risposte da alcuni parlamentari a cui ho inviato
> una lettera via e-mail.
> Il mio e' stato un'invio a tappeto.
>
> Sembra che ci sia ancora tempo per fare pressione. Insistiamo!!!
Non ricordo se l'ho già inviato in lista, ma questo è il fax che ho mandato
a 84 degli 87 MEP italiani. Consiglio di personalizzare *molto* i testi
prima di riutilizzarli, perchè credo sia più efficace.
ciao,
Carlo
--
Per la libertà di Impresa: http://www.scriptaworks.com/swpat/
Freedom for Business: http://swpat.ffii.org
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Da: Carlo Strozzi, Amm. Delegato di TeXne s.r.l.
A: On. Deputato MEP_NAME (fax: MEP_FAX)
Data: 22 Settembre 2003
La direttiva McCarthy vista da una piccola impresa europea
Onorevole Deputato,
sono l'amministratore delegato di TeXne s.r.l. (www.texne.com), una
delle tante piccole imprese italiane che si occupano di informatica e di
nuove tecnologie, ed ho l'onore di essere il presidente di Italian Linux
Society (www.linux.it), un'associazione no-profit per la diffusione
delle cultura informatica. Mi permetto di sottoporle un problema che
ritengo grave, quindi mi scuso se non sarò sintetico.
Nella riunione plenaria di Strasburgo del parlamento europeo, prevista
entro la fine di Settembre, si voterà la direttiva europea, conosciuta
come "direttiva McCarthy), che punta a legalizzare anche in Europa la
brevettabilità del software e dei metodi commerciali: in una parola,
delle "idee astratte". Studi del settore indicano che il 95% (circa
due milioni) delle aziende italiane ed europee che lavorano nel campo
dell'informatica saranno pesantemente danneggiate da questo decreto, che
porterebbe vantaggi solamente alle grosse multinazionali extraeuropee.
Uno dei problemi più grossi che gli esperti economisti, giuristi ed i
tecnici informatici devono superare è l'assoluta assenza di informazione
dei cittadini su questo problema.
La popolazione e gran parte dei politici ignora il problema di fondo
dell'introduzione dei brevetti nel campo dell'informatica: mentre
i brevetti sono fatti per diffondere le idee ed incrementare lo
sviluppo tecnologico, nel campo delle idee matematiche ed informatiche
introdurrebbero solamente pesanti rallentamenti, come dimostrano i
vent'anni di applicazione dei brevetti in America. Negli Stati Uniti,
patria della nascita delle scienze informatiche e del maggiore sviluppo
in questo campo, dall'introduzione dei brevetti si è assistito ad
un progressivo rallentamento dello sviluppo, causato da una pesante
riduzione degli investimenti sulla ricerca nel campo dell'informatica.
Mi rendo conto che non tutti possano essere esperti in tutte le materie,
per cui sintetizzero' come meglio posso un problema che sembra solo per
"addetti ai lavori", ma che in realta' influenzera' pesantemente, e
negativamente, la vita di *tutti* in Europa.
Il software e' un bene *immateriale* frutto del pensiero e della
genialita' di una o piu' persone, e come tale è già ampiamente
protetto e garantito dalle attuali leggi sul Copyright.
Benche' faccia funzionare i piu' svariati oggetti, dai computer,
alle lavatrici, non e' nulla di fisico, e per questo e' stato sempre
giustamente paragonato a un'opera letteraria, o ad una sinfonia (non
a caso si parla di "scrivere software"). Proprio in virtu' di questo
paragone, si capisce come ogni volta che venga concepito un nuovo
software, questo si basi, molto spesso senza la consapevolezza di chi lo
crea, su centinaia, o migliaia, di idee precedenti assimilate nel corso
della vita.
Per questo "brevettare software" vuol dire "brevettare le idee astratte"!
Se un paio di secoli fa qualcuno avesse brevettato "Una storia di due
innamorati che si vogliono sposare, mentre molte persone tentano di
impedirglielo" Manzoni non avrebbe mai potuto scrivere i Promessi Sposi!
E di conseguenza ogni piccola impresa, come TeXne s.r.l., che grazie a questa
natura peculiare del software oggi può competere con le grandi multinazionali
del settore, non potrà più farlo, perchè non potrà mai sostenere gli enormi
costi legali connessi con una causa brevettuale, cause che in questo settore
si fanno quasi esclusivamente per scopi di concorrenza sleale, brandendo
brevetti-farsa depositati con questo unico scopo. Il denaro che oggi la
mia azienda impiega per sviluppare la propria attività e per creare
benessere ed occupazione dovrebbe venire dirottato verso gli studi legali,
e non sarebbe neppure sufficente. Lo stesso dramma colpirebbe la quasi
totalità della altre PMI europee del settore, che sono il cuore economico
dell'Italia e dell'Europa.
Oltre ai già citati due milioni di piccole e medie imprese europee, oltre
260 mila persone hanno firmato una petizione, e decine di economisti di
tutta europa hanno condotto uno studio sulle nefaste conseguenze, fra le
quali vi sarà il blocco della ricerca scientifica e dello sviluppo
dell'Europa come produttrice di software.
Anche numerosi parlamentari italiani "illuminati", dall'on. Buontempo
di AN all'on. Folena dei DS hanno presentato un appello in tal senso,
superando le divergenze politiche.
Insomma, questa direttiva non la vuole nessuno! Certamente nessuno dei
Suoi elettori.
Il mio non e' solo un appello, ma una preghiera: non voti questa
scellerata direttiva nella sua forma attuale! Si sta assumendo la
responsabilita' della rovina dell'economia e dello sviluppo europei.
In definitiva, quello che milioni di piccole e medie imprese come la mia,
Le chiedono con forza è di votare per emendamenti che:
* chiariscano i limiti della brevettabilità in modo tale che i programmi
per computer, gli algoritmi ed i metodi commerciali non possano venire
brevettati in quanto tali.
* assicurino che i brevetti non possano venire usati per impedire
la legittima concorrenza attraverso pratiche che impediscono
l'interoperabilità di prodotti concorrenti.
* fare in modo che i brevetti non possano venire usati come metodo
per impedire la pubblicazione di informazioni.
In definitiva, Le chiedo di seguire le raccomandazioni di voto che FFII
(www.ffii.org) indica per la direttiva in questione.
Le indico un piccolo esempio di brevetto software, in modo che lei
possa rendersi conto di quale sia la reale portata del problema:
http://www.scriptaworks.com/swpat/
Nel caso volesse documentarsi, le indico uno degli innumerevoli documenti
che spiegano più in dettaglio (ma sempre in forma comprensibile) la
questione:
http://www.scriptaworks.com/swpat/brevetti.htm
Un ottimo ed assolutamente comprensibile articole sulla materia è
reperibile al seguente indirizzo Web:
http://www.dsonline.it/stampa/documenti/dettaglio.asp?id_doc=13432
Mi scuso se Le ho rubato del tempo, ma spero accolga quello che milioni di
cittadini stanno cercando di dire da mesi ormai, e voti secondo coscienza.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento, la ringrazio
per l'attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti.
Carlo Strozzi
Amm. Delegato di TeXne s.r.l.
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