[Discussioni]Intervento odierno dell'On. Mussa all'Europarlamento
Michele B.
bramik a libero.it
Mer 24 Set 2003 15:41:29 CEST
L'onorevole Mussa (Alleanza Nazionale : Unione Europa delle Nazioni) a
seguito di una telefonata al Suo Ufficio di Strasburgo mi ha voluto
trasmettere il discorso che ha fatto oggi all'Europarlamento.
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INTERVENTO
ON. PROF. ANTONIO MUSSA
STRASBURGO 23 SETTEMBRE 2003
Grazie Signor Presidente,
Cari Colleghi,
L’informatica è la spina dorsale del futuro sviluppo di ogni nazione del
mondo, che ha come colonne fondamentali la tecnologia (hardware) e la
scienza (software).
Ogni innovazione tecnologica è attualmente protetta e tutelata dalla
brevettabilità, al contrario lo sviluppo di un software dà origine ad
un diritto di autore (copyright) che ne tutela la proprietà
intellettuale.
Per meglio chiarire, facciamo un parallelo con il mondo della musica:
l’elaboratore elettronico è uno strumento con cui vengono eseguite
“musiche” composte non da note, ma da codici e comandi che,
alternandosi con il ritmo e la sequenza ideata e voluta dallo
sviluppatore, danno origine ad azioni e risultati differenti.
Cosa accadrebbe alla musica se un giorno si potessero brevettare le
scale, gli accordi, i trilli o tutto ciò che rende pieno ed
appassionante il panorama sinfonico mondiale?
La stessa sorte toccherebbe all’informatica, dove si verrebbero a
“tutelare” con il brevetto quei piccoli comandi, quelle sequenze di
codice o algoritmi, trasformando di fatto il mercato una giungla di
limitazioni.
Ogni sviluppo software sarebbe limitato, circoscritto e sempre più
frenato se si dovessero convalidare i brevetti esistenti, in quanto
costringerebbero tutte le piccole-medie imprese ed i programmatori in
proprio ad acquisire o licenziare, mettendoli di fatto fuori mercato.
Non si tutela la proprietà intellettuale di un quadro o di un libro
brevettandone il soggetto o l’argomento, ma garantendone la diffusione
nell’ambito delle leggi che tutelano i diritti di autore, stimolando
così altre menti a produrre opere di ingegno similari ma non copie,
migliorando, quando possibile, l’opera originaria o reinterpretandola
secondo schemi diversi o più interessanti.
Un mercato in crescita, aperto a nuovi orizzonti fervidi di inventiva e
fantasia, come quello europeo, non può permettersi di imporre ulteriori
regole, mettendo di fatto nuovi freni allo sviluppo della nazione
Europa.
È nostra ferma convinzione che il rapporto Mac Carthy non può essere
accettato in quanto il suo sostegno porrebbe in serio pericolo lo
sviluppo e la crescita tecnologica che può generarsi solo in un popolo
con la mente e lo spirito libero.
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