[Discussioni]Passi successivi.
Carlo Strozzi
carlos a linux.it
Gio 25 Set 2003 18:13:02 CEST
On Thu, Sep 25, 2003 at 04:54:45PM +0200, Enrico Zini wrote:
> On Thu, Sep 25, 2003 at 04:50:54PM +0200, Michele Lionetti wrote:
>
> > > Il problema e': "cosa bisogna dire ?"
> > > dire che non si vogliono i brevetti ? dire che si vuole che
> > > la direttiva rimanga cosi ? dire che si vogliono maggiori tutele?
> > Dire che i brevetti sono dannosi per ...
> > che quindi ? auspicabile che la Direttiva venga ancora migliorata ...
>
> Coordinarsi con ffii e dire tutti le stesse cose?
Credo sia questa la cosa più importante. Per il resto, dico la mia:
* una direttiva era comunque necessaria, perchè non è che l'attuale situazione
di incertezza fosse il massimo (si, *lo so* che era già chiaro che il sw
non era brevettabile, ma probabilmente a questo punto era bene ribadirlo).
* la direttiva deve semplicemente dire che cosa, in campo informatico
(in senso lato) è brevettabile, ma soprattutto *che cosa non lo è*,
in modo da sgombrare il campo a qualsiasi ambiguità. Quindi ovviamente
una invenzione che fa uso *anche* di informatica è senz'altro brevettabile
(come lo era già prima), ma come non si può brevettare il colore con cui
quell'invenzione è dipinta o il rumore che fa mentre funziona, così
non si può brevettarne le componenti sw.
* la direttiva McCarthy, nella forma attuale emendata, contiene si ancora
alcune contraddizioni, ma non è poi lontanissima dai nostri obiettivi.
Ma proprio per questo mi aspetto agguerriti sforzi da parte della
Commissione e di altri gruppi pro-brevetti per rimuovere i molti
emendamenti "scomodi", o al limite la Commissione potrebbe (penso)
ritirarla toute-court, essendo diventata qualcosa di troppo diverso
dall'intenzione originale. A proposito, la Commissione cercherà di
invalidare certi emendamenti "chiave" sostenendo che sono in contrasto
con gli accordi TRIPS. Io invece penso che se la direttiva si configurasse
come qualcosa che stabilisce i confini della brevettabilità, ciò che
cade al di fuori di tali confini non rientri *a monte* nell'oggetto di
tali accordi, che pertanto non è che verrebbero infranti, ma proprio
non si applicherebbero (IMVVHO).
Si vedrà. Comunque adesso sarà necessario coordinarsi con FFII per fare
le dovute pressioni a livello dei singoli stati membri, e "battere il ferro
finchè è caldo".
ciao,
Carlo
--
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