Re: [Discussioni] a proposito delle comunità italiane....
l-i-b-e-r-o a libero.it
l-i-b-e-r-o a libero.it
Mar 20 Apr 2004 13:47:41 CEST
Gian Uberto Lauri:
>Se vuoi rispetto, rispetta.
Non ho capito chi non avrei rispettato.
Gli appellativi li hai dati tu a me e non il contrario.
Io uso lo stiletto, tu la clava.
Fancazzista non ho capito se significa: "fa 'n cazzo" oppure "fa 'ncazzare". :-)
Ma entrambi ti si addicono.
>Se fai un programma in inglese ne aumenti la fruibilita` internazionale.
Da questa frase capisco che proprio non hai capito di cosa si sta discutendo
(sarà per questa scarsa lungimiranza che non ci sono le comunità?):
il programma puoi farlo anche in turco, l'importante è che sia tu a farlo, qui, insieme
ad altre persone => in una comunità.
>La soluzione e` accettare cio` che si e` senza fare paranoie.
Un fancazzista, appunto. :-)
>Essere italiani non e` per nulla disdicevole, anche se non c'e` una
>distribuzione italiana, abbiamo altro da dire, impariamo a dirlo. (e
>non me ne frega un cazzo! C'e` ad esempio Debian che ha un serio
>contratto sociale ed un valore tecnico elevatissimo. Sprecare risorse
>reinventando l'acqua calda va contro la mia etica).
Mah... come si fa a farglielo capire? Boh!
Simone Buralli:
>Non è certo per
>patriottismo o, lungi da me, desiderio di autarchia se ribadisco
>l'importanza di certe questioni.
Vaglielo a spiegare all'inquilino del piano di sopra. ^ :-)
Rob Galop:
>Le comunità di programmatori, italiane o meno, nel modo (romantico) in
>cui le intende Raymond, sono la rarità, non la regola.
Ecco, incominciamo a ribadire una verità, per quanto scomoda possa essere.
Michele Sciabarra':
>Ma non ho voglia di essere il pirla che fa il lavoro e subisce insulti o
>critiche ancora prima che ha mosso un dito solo perché "osa" fare
>l'inosabile, o è "così presuntuoso" da rimboccarsi le maniche e fare
>qualcosa.
Tu prova a mettere in piazza un'idea su questa lista e poi
scopri che gli insulti e le critiche te li becchi anche solo per aver pensato qualcosa.
Andrea Iacono:
>be', per me è semplice: in questo campo siamo indietro.
>E questo, ovviamente, si ripercuote anche nel mondo del software libero e del suo
>più stretto corollario, le comunità.
Siamo indietro perché gli affari o con il SP o con il SL sono sempre degli altri,
parliamoci chiaro: Microsoft e IMB, da un punto di vista economico, sono la stessa cosa.
Giangi:
>Oltre a questo ritengo che in USA siano molto protezionisti e
ragionino esattamente al contrario nostro, cioè, loro pensano: visto
come e cosa fanno loro? Facciamolo anche noi... Noi ragioniamo: visto
come e cosa fanno loro? Prendiamolo da loro...
C'è una sudditanza anche psicologica, certo. Ma si sa: i fighi parlano inglese. ;-)
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