[Discussioni] [Fwd: Re: alternative to java]
Marco Ermini
markoer a usa.net
Mer 21 Apr 2004 18:13:19 CEST
Paolo Redaelli disse:
> Il mer, 2004-04-21 alle 09:21, Stefano Maffulli ha scritto:
>> Giro questo messaggio perché credo sia importante per la comunitÃ
>> italiana capire meglio come evitare la trappola-java.
>
> Trappola per via dei possibili brevetti? Per via del fatto che Sun
> mantiene il controllo del linguaggio?
>
> Avete mai considerato Eiffel? C'è un compilatore GNU; è efficiente come
> il C (a volte anche di più);
Beh insomma... ognuno tira l'acqua al mulino del suo linguaggio, ma non
esageriamo ;-)
L'ISE Eiffel mi ricordo che trasformava il codice in C e lanciava il
compilatore... difficilmente credo che si possa fare meglio con Eiffel.
> in sintesi ha tutti i pregi di Eiffel uniti
> a quelli del C. Ha un solo difetto. Ha pochi wrapper/bindings,
> nonostante sia molto, molto facile chiamare funzioni in C....
E' un bel po' che non seguo Eiffel, ma da quel che mi par di capire, non
ha nemmeno un ventesimo di tutti gli strumenti disponibili per Java, e
quelli validi sono della ISE e quindi closed source. Soprattutto, il
problema è particolarmente evidente a livelle enterprise, dove ormai Java
e .NET sono i punti di riferimento praticamente assoluti (a parte i soliti
inamovibili mainframe che vivono di vita propria) ed Eiffel non mi pare
abbia delle grandi proposte da fare (ditemi se sbaglio). Molti degli
strumenti disponibili per Java (molti dei migliori, tra l'altro), al
contrario, sono poi in effetti open source (a parte gli application server
stessi, ma ne esistono anche di più o meno open, citavo infatti JBoss,
oppure Resin).
Il vero punto non è sostituire Java perché è un'impresa che si farebbe
meglio ad abbandonare in partenza, in quanto destinata unicamente al
fallimento; ci si renda conto che non ci sono strumenti paragonabili a
J2EE/.NET nel mondo open source: ci vuole veramente MOLTA fantasia per
proporre GNU Eiffel al posto di J2EE... l'unico risultato ottenibile è,
paradossalmente, al limite quello di favorire indirettamente .NET (ecco
IMHO la *vera* trappola...).
J2EE e .NET sono praticamente le uniche due alternative reali in
moltissimi ambienti; il problema è, IMHO, spingere (come tra l'altro sta
facendo la stessa IBM) perché la JDK stessa e gli ambienti J2EE vengano
resi sempre più open source.
Altrimenti sarebbe altrettanto valido già il fatto che JBoss riesca a
girare stand-alone con la sola JDK e senza l'ambiente J2EE; basterebbe a
questo punto usare una JDK open source...
Quanto a gcj francamente non lo considero nemmeno un'alternativa, al
livello attuale di sviluppo.
> Paolo Redaelli, un Eiffelista tentato da Java+gcj+classpath
Marco Ermini, sysadmin Unix e Java con una visione disincantata...
ciao
--
Marco Ermini
http://www.markoer.org
Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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