[Discussioni] Monaco di Baviera sospende la migrazione a GNU/Linux.

adriano.sponzilli a virgilio.it adriano.sponzilli a virgilio.it
Ven 6 Ago 2004 12:58:24 CEST


da Repubblica.it


Il comune bavarese voleva rimpiazzare Windows in 14 mila pc
La nuova normativa Ue sui brevetti rimette tutto in discussione

MONACO, STOP AL PROGETTO LINUX
"UNA DIRETTUVA EUROPEA CI BLOCCA"

Sarebbe stata la più grande operazione di questo tipo
In Italia, il comune di Roma assicura: "Noi andiamo avanti"

di ALESSIO BALBI


ROMA - Monaco di Baviera, la prima città europea ad adottare Linux in tutti
gli uffici comunali, potrebbe essere costretta a rivedere completamente
i suoi piani a causa di una direttiva europea che rende problematico lo
sviluppo del software open source. 

Secondo il progetto LiMux, approvato definitivamente a giugno, nei 14 mila
computer dell'amministrazione comunale bavarese il sistema operativo Microsoft
Windows sarebbe stato sostituito dal suo concorrente open source Linux.
Un'operazione da 42 milioni di euro che avrebbe costituito un successo senza
precedenti per il movimento del software libero. 

Una direttiva sui brevetti software approvata a giugno dal Consiglio dei
ministri dell'Ue ha improvvisamente rimesso in discussione il progetto LiMux.
La direttiva, modellata su un'analoga normativa statunitense, prevede infatti
la brevettabilità di qualunque codice informatico, anche se slegato da un'innovazione
meccanica. 

In termini pratici, significa che qualsiasi tipo di idea, soluzione o procedimento
software può essere diventare proprietario: "Ad esempio, la Apple Computer
detiene un brevetto sul cestino virtuale per i file", spiega la Free software
foundation, un'organizzazione che promuove la diffusione dei programmi open
source. "La Apple può proibire l'inserimento dell'idea 'cestino per la carta'
in qualunque programma, indipendentemente dalle tecniche, dai metodi e dal
linguaggio utilizzati". 
 

In Europa sono stati già depositati 30 mila brevetti di questo tipo. La
nuova direttiva li rende operativi, esponendo al rischio di multe per violazione
del copyright centinaia di software. Particolarmente in pericolo sono le
piccole aziende, che non possono permettersi di affrontare lunghe cause
e compromessi economici. 

Secondo una ricerca della Foundation for a Free Information Infrastructure,
un'associazione nonprofit con sede a Monaco, il particolare client Linux
scelto dalla capitale bavarese per i computer dei suoi impiegati viola oltre
50 brevetti depositati in Europa. Per questo, la giunta comunale di Monaco
ha deciso di bloccare il progetto LiMux, finché non saranno chiariti tutti
gli aspetti della vicenda. Il timore è che, una volta completato il passaggio
a Linux, l'amministrazione municipale debba mettersi a fronteggiare azioni
legali o, peggio, che l'intera attività del comune debba bloccarsi qualora
qualcuno reclamasse l'illegittimità del software adottato. 

In un comunicato il sindaco di Monaco, il socialdemocratico Christian Ude,
ha lanciato un appello "a tutte le città e le compagnie europee interessate
all'open source affinché esercitino la loro influenza sull'Ue e sui governi
nazionali per evitare che la direttiva diventi legge". 

A febbraio, anche il comune di Roma aveva annunciato una graduale apertura
verso Linux. "Il nostro progetto va avanti", spiega a Repubblica.it Francesco
Loriga, responsabile per l'Innovazione tecnologica dell'assessorato alla
Comunicazione capitolino. "Rispetto a Monaco, noi abbiamo scelto un approccio
più graduale, e abbiamo intenzione di tenere aperti il dibattito e la sperimentazione,
senza preclusioni ideologiche, ma tentando di stimolare una sana concorrenza
tra i sistemi open source e quelli proprietari". 

(6 agosto 2004) 




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