[Discussioni] Mozione provincia di Prato
Roberto Galoppini
galoppini a acmesolutions.it
Lun 6 Dic 2004 12:42:31 CET
Alfonso Fuggetta wrote:
> Ovviamente non sono d'accordo.
>
> Tutti i miei dati personali, le tasse, il mio profilo giudiziario, la
> salute, i dati anagrafici sono tutti su mainframe. Il PC è solo il mezzo di
> accesso, come lo è il mio mac. Io personalmente, guadando alla mia
> situazione comunale, regionale e nazionale, non credo di avere un solo dato
> sensibile che risieda su PC: stanno tutti su mainframe.
Riguardo all'informatizzazione delle province, l'ambito cui fa
riferimento la mozione in oggetto, _credo_ che la presenza dei manframe
sia l'eccezione piuttosto che la regola: se così fosse, e chiedo a chi
ha informazioni analitiche a riguardo di smentire o confermare questa
ipotesi, la centralità del PC andrebbe riaffermata e la logica del tuo
discorso rivista.
A titolo d'esempio faccio notare che nel “Primo Rapporto Assinform
sull’ICT nella PA locale in Italia”, di cui l'UPI pubblica una nota
sintetica (*), risulta che lo stato di avanzamento dell'introduzione
della firma elettronica sia significativo proprio nelle province, un
segnale che evidenzia l'attenzione riposta da queste pubbliche
amministrazioni locali nei confronti delle componenti client.
Interessante notare che nella nota suddetta tra le cause della scarsa
integrazione dei sistemi e la conseguente ridotta interoperabilità, è
esplicitamente indicato il non possesso dei sorgenti delle procedure
acquisite.
Non è strano quindi che esistano iniziative in cui le realtà locali
normino in questo senso, visto e considerato la maggiore semplicità del
processo di riuso nel caso di programmi (non necessariamente custom) con
licenze di tipo libero, visto e considerata l'esigenza segnalata dallo
stesso Ing. Martini del CNIPA in un recente convegno organizzato
dall'Inforav, dove segnalava la difficoltà del riuso nelle PAL per le
specificità delle esigenze di ogni realtà.
Se la questione che poni è di merito, su specifici punti del testo, il
mio suggerimento è quello di essere proattivo e segnalare le modifiche
che eventualmente ritieni opportune, ma riguardo alla questione ricadute
sul territorio ti invito a prendere visione di quanto riportato dal
CENSIS (**) a valle dello studio annuale sulle "Città digitali":
"Per uscire dalla crisi, per far crescere la propensione
all'innovazione, è necessario mettere a punto nuovi modelli e nuove
soluzioni che non siano le semplici trasposizioni commerciali di
tecnologie messe a punto altrove. Le soluzioni open source, i progetti
finalizzati a sviluppare soluzioni specifiche per le piccole e medie
imprese italiane e per la pubblica amministrazione, possono essere
l'occasione non solo per ridurre i costi spesi in licenze software, ma
anche per sviluppare competenze e capacità in grado di ridare vitalità
alle imprese italiane.
I dati che emergono dall'Osservatorio Città Digitali (OCID) della Rur e
del Censis evidenziano che la pubblica amministrazione può fare da
volano di questo processo, sperimentando e adottando soluzioni
innovative. Prendendo come esempio i comuni capoluogo, in merito ai web
server, la quota Microsoft è pari al 45,6% contro una quota dell'open
source del 42,7%.
La proposta di creare un meta distretto dell'open source ha l'obiettivo
di fare sistema delle diverse esperienze sparse per l'Italia così da
creare un tessuto di competenze e di soluzioni a supporto della pubblica
amministrazione e delle piccole e medie imprese."
Rob Galop
(*)http://www.upinet.it/contributo.asp?id_contributo=467&canale=23&id_tema=49
(**)http://www.censis.it/277/372/4977/4675/4676/4705/content.asp
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