[Discussioni] Re: Liberi di essere maleducati?
Valentina Parisi
valentina.parisi a copyzero.org
Gio 16 Dic 2004 15:04:34 CET
Federico Di Gregorio Scrive:
> Il giorno mer, 15-12-2004 alle 23:46 +0000, dario negri ha scritto:
>> se lo lasci dire da una persona molto più vecchia di lei) e che ha l'unica
>> colpa di essere intelligente e di sottoporre alla nostra attenzione cose
>> intelligenti? FUD? Troll (detto da Sorce, poi, i cui flames sono reperibili
>> in varie liste)? No: io vedo soltanto una forma di integralismo
>> intellettuale e di rifiuto di tutto ciò che esula dalle vostre conoscenze;
>
> C'è una sola cosa che vorrei far notare e vi prego di arrivare fino in
> fondo alla mia mail prima di cominciare a sparare a zero.
>
> Il Rubi credo sia una delle persone che da più tempo scrive e diffonde
> software libero in italia. Christian è sviluppatore della Debian da
> lungo tempo. Simo collabora attivamente al progetto Samba. Md ha scritto
> un bel po' di codice (oltre ad essere sviluppatore della Debian e
> parecchio altro). Simone è un'altra di quelle persone che ha fatto un
> bel po' di cose. E così via..
>
> Perché questo elenco? Perché tutte queste persone hanno due cose in
> comune:
>
> 1. *vivono* nel software libero e contribuiscono *attivamente* ad
> esso da anni;
> 2. tutti indistintamente hanno criticato sia la licenza che
> valentina; rileggendo il thread tutti, ma i diretti interessati
> mi correggano, hanno portato critiche simili e a tutti è stato
> opposto un muro "ho ragione io, la licenza non si tocca".
Mah... a me sembra che Sorce si sia limitato a fare un disegnino in ascii
art in cui mi si dava della troll.
Rubi ha scrito soltanto 3 messaggi: nel primo emetteva sentenza di condanna
("licenze tutte incompatibili tra loro: a quel punto meglio usare "tutti i
diritti riservati"") ancora prima che io avessi modo di aprire bocca o lui
di informarsi meglio su ciò di cui stava parlando.
Nel secondo mi dava dell'ignorante circa un argomento che con le licenze
Copyzero non aveva nulla a che fare (ma si sa: spostare l'argomento è sempre
una buona tecnica quando non si sa cosa rispondere: peccato che
sull'argomento alternativo, però, sia ben preparata :-)).
Nel terzo messaggio Rubi riprendeva il bandolo della matassa dimostrando
ancora di non avere chiaro in testa ciò di cui stava parlando.
Ma dopo il mio messaggio "Sintesi, sintesi, sintesi", in cui riassumo e
spiego bene tutto (o quasi tutto) quello che c'è da spiegare, Rubi non ha
più commentato. Si è forse accorto che la frase "licenze tutte incompatibili
tra loro: a quel punto meglio usare "tutti i diritti riservati" era più
fondata su una mancanza di conoscenza della verità che su una visione
obiettiva delle cose? Chissà. :-)
Ma per carità: io ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di
parlare con me e anche quelli che non l'hanno avuta... insomma... ringrazio
tutti.
Chi poi vuole leggere i thread tra me e Di Gregorio o tra me ed altri può
farlo e farsi un'idea obiettiva dei fatti: ci sono anche signori
programmatori e signori avvocati che mi pare abbiano espresso pareri diversi
dal tuo (ti hanno anche ripreso) e da quello di Veutro... insomma, non credo
che con questo messagio tu abbia dimostrato quello che probabilmente
intendevi dimostrare, ossia che ha ragione chi mi dice che ho torto, perchè
chi mi dice che ho torto è gente in gambissima che non sbaglia mai e capisce
sempre tutto.
E lungi da me voler possedere le chiavi della verità o voler mostrare le
gambe. :-)
> Ora, si potrebbe vedere questa cosa come una specie di opposizione dei
> "vecchi" del software libero ad una nuova arrivata (poi potremmo
> metterci dentro anche un po' di maschilismo se proprio vogliamo
> esagerare).
>
> Oppure "integralismo intellettuale": del resto, si sa, scrivere software
> libero per anni, spesso a contatto con persone di paesi e culture quasi
> aliene (avete mai collaborato coi giapponesi?) sicuramente chiude la
> mente.
>
> Ma non sarà un'interpretazione un po' affrettata?
E' un'opinione di alcuni: come tu pretendi che sia rispettata la tua
opinione, rispetta anche tu quella degli altri: ossia accettala.
Ciao, Valentina.
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