[Discussioni] Software libero e teorema di Fermat
Claudio Cicali
c.cicali a mclink.it
Dom 19 Dic 2004 11:17:55 CET
Nel 1994 un tizio di nome Andrew Wiles dimostrò l'ultimo teorema
di Fermat.
Portò tutto il pacco ad una commissione di matematici per avere
l'approvazione ufficiale. Questi la rifiutarono, scovandovi una
debolezza. Wiles si rimise al lavoro e qualche tempo dopo ci
riprovò. Alla fine divenne ufficialmente colui che aveva dimostrato
l'ultimo teorema di Fermat.
Immaginiamoci se una cosa del genere fosse accaduta sulla lista
discussioni:
- "Salve, ho dimostrato l'ultimo teorema di fermat"
- "Cosa ?! AHAHAHAH, ma chi sei MANDRAKE ? Ma vattene dai, che
qui siamo tutta gente seria che ha da lavorare"
- "Ah si` !? Bastardi, non capite quando qualcuno vi porta
qualcosa di nuovo e di valido ! Me ne vado, ma sappiate che
non sentirete più parlare di me !"
- "Ma chi era ? Che sbruffone..."
Come vedete sono tutti e due atteggiamenti (esageratamente)
sbagliati. Traetene le giuste conseguenze.
Inoltre:
Il software libero è un sistema formale.
Ci sono gli assiomi (le quattro libertà), ci sono i teoremi
(licenze GPL e compatibili).
Se vuoi verificare la validità di un teorema, non puoi verificarlo
sul campo, come è stato detto, ma lo devi fare sulla base degli
assiomi e dei teoremi che già esistono. Ti presenti alla comunità
con la tua idea, la esponi e qualcuno ti dirà se fa parte o meno
di quel sistema formale. Se non fa parte, ci rimetti le mani, sistemi
quello che devi sistemare (se puoi) e ti ripresenti... e così via.
Il sistema formale "open source", non è isomorfo al sistema formale
"software libero". Per quale motivo tanta gente insiste nel dire che
ciò "non conta" ? Provatelo a dire ad un logico.
Qui si parla di sofwarelibero. Le regole sono precise. Ecco perché
ieri ho fatto l'esempio della chiesa... anche loro hanno dei dogmi,
e li abbiamo anche noi.
Ci dobbiamo rimodellare ?
Ci dobbiamo rilassare ?
No.
--
Claudio Cicali
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'Nos patriae finis et dulcia linquimus arva'
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