[Discussioni] Diffuso illegalmente il codice sorgente di Windows.

Roberto Galoppini galoppini a acmesolutions.it
Ven 13 Feb 2004 14:32:11 CET


adriano.sponzilli a virgilio.it wrote:

>Ciao,
>
>ho visto questa mattina la notizia qui:
>http://www.repubblica.it/2003/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/windows/fugacode/fugacode.html
>e qui:
>http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=32922
>
>Mi chiedevo quale fosse la vostra opinione in merito.
>
>Io osservo alcune cose..
>
>1) è curioso il fatto che la prima reazione di MS alla notizia è stata quella
>di affrettarsi a dire che di questa cosa potranno giovarsi i cracker. In
>realtà sappiamo bene che la segretezza del codice non aggiunge sicurezza
>ad un sistema già solido, ma in effetti loro hanno sempre sostenuto il contrario.
>
Direi che potremmo dire qualcosa di più, circa la segretezza. Nel 1854 
Babbage riuscì a decifrare il codice Vigenére (sistema di cifratura a 
sostituzione polialfabetica) mostrando la debolezza del metodo "security 
by obscurity", portando i criptoanalisti ad abbandonare progressivamente 
tale approccio, fino a sostituirlo completamente con quello della totale 
trasparenza.
Se poi le aziende vogliono proteggere i loro segreti industriali, e 
quindi l'obiettivo è di natura economica (mantenimento di una posizione 
dominante, etc), si sta chiaramente parlando di un altro tipo di 
sicurezza, certo non quella degli utenti-clienti.
In ogni caso questa 'debolezza' (esposizione all'attività dei cracker) 
in uno stato di diritto non dovrebbe consentire a nessun produttore di 
software di poter attenuare le sue responsabilità di fronte a terzi in 
caso di malfunzionamento, come accade con *qualunque* altra tecnologia.

>2) Non so quanto sia rilevante la porzione di codice diffusa, ma ho la sensazione
>che nei prossimi anni la MS potrebbe intentare una serie di cause modello
>SCO, con argomentazioni del tipo: il tuo codice è troppo simile al mio.
>E siccome è stato diffuso in rete, io non ho bisogno di provare che tu ne
>fossi a conoscenza perché chiunque poteva esserlo.
>
Vero. Ricordiamoci questa data, tutto quanto oggi già realizzato e 
diffuso mediante licenze libere costituirà prior-art.

Rob Galop




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