[Discussioni] <discussioni> lettera di microsoft a Cortiana -lungo-
Simo Sorce
simo a softwarelibero.it
Ven 16 Lug 2004 15:55:00 CEST
On Tue, 2004-07-13 at 18:49, m.zammataro a senato.it wrote:
> Vi invio, percha' credo di interesse, la lettera che Microsoft ha
> inviato al sen. Cortiana, in relazione al DDL 1188.
> il DDL e' volto al pluralismo informatico nella PA e all'uso di
> software libero.
Avrei voluto sezionare e commentare i singoli punti di questa lettera,
ma non credo ne valga poi troppo la pena. Faccio una considerazione
generale.
La lettera di Microsoft pecca di una visione che rimane ancora ancorata
al loro modo di vedere il sotware, dalla produzione alla
commercializzazione.
Una pubblica amministrazione si deve preoccupare si degli standard, ma
il "problema" degli "standard" nasce solo quando ci si trova di fronte a
software di tipo proprietario.
Inoltre una pubblica amministrazione ha anche altri obblighi nei
confronti dei cittadini e dello stato oltre a quelli elencati:
- mantenere lo storico ed essere in grado di accedervi (tutto lo storico
in formati proprietari non più supportati è veramente a disposizione
dell'amministrazione? Quanto costno le conversioni che devono essere
periodicamente fatte ad ogni aggiornamento delle applicazioni
proprietarie che li generano? Quanti dati vengono persi ad ogni
transizione?)
- l'amministrazione non deve discriminare il cittadino in base agli
strumenti informatici che utilizza o che si può permettere. Non deve
solo garantire una scelta chiusa, ma deve permettere al cittadino di
realizzare, anche in proprio, i propri strumenti per poter dialogare con
l'amministrazione consentendo una scelta "aperta".
Ciò che conta, in realtà, è l'uso di formati liberi. Per formato libero
si intende un formato di trasmissione dati, liberamente utilizzabile da
chiunque, non gravato da balzelli di alcun genere. Ovvero che non ci
siano brevetti software, NDA o altre forme legali di impedimento che
direttamente o indirettamente impediscano l'implementazione di una
applicazione che utilizzi a pieno il formato dati in questione.
Gli standard (non quelli de facto) sono formati che vengono codificati e
ratificati da qualche organo superpartes (o che dovrebbe esserlo), e
sono necessari soprattutto con autori che tengono il codice segreto, per
cui l'unico mezzo di interscambio diventa il formato.
Nel caso del software libero invece il sorgenete è disponibile, quindi
qualunque formato risulta di sicuro aperto e spesso anche libero.
L'adozione e la diligente conformità agli standard è di sicuro un vanto
per tutta la comunità di sviluppatori che producono Software Libero, e
non capisco quindi il FUD(*) che cerca di fare Microsoft sulla
questione. L'aderenza agli standard di aziende che producono software
proprietario, purtroppo in primis Microsoft, è a dir poco deludente;
hanno dimostrato negli anni di rompere la compatibilità appena raggiunta
una posizione di vantaggio sui concorrenti adottando di fatto pratiche
fortemente anticompetitive e che sono state, purtroppo, poco sanzionate
(vedi i pochi e deludenti casi antitrust occorsi finora).
Simo.
*Pier Luigi Dal Pino dal pino afferma:
"Ad oggi esiste purtroppo una diffusa confusione su questo tema: un
prodotto Open Source viene automaticamente identificato come Open
Standard. Riteniamo, sostenuti in questo da esperti del settore, che non
esista alcuna correlazione tra il modello di sviluppo e di licensing di
un software e l’implementazione in esso di standard di interoperabilità.
Essi sono completamente separati e distinti."
1. il signor Dal Pino dovrebbe innanzitutto definre cosa intende per
"Open Standard"
2. il software libero ha un curriculum di tutto rispetto in quanto ad
adozione e rispetto di standard ufficiali, Microsoft purtroppo, al
riguardo non ha un curriculm adatto a contestare alcunchè.
3. per quanto riguarda lo scambi di dati invece, il software libero è
per natura interoperabile, non nascondendo alcun segreto, visto che il
sorgente è liberamente disponibile. Non si capisce quindi come si possa
sostenere che ci possano essere problemi di interoperabilità con il
software libero. D'altra parte Microsoft stessa è un esempio di come si
possa interoperare efficacemente con sofware libero, visto che i propri
sistemi parlano tranquillamente con una miriade di sistemi liberi
(quando lo trovano utile alle proprie strategie di mercato).
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Simo Sorce
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