[Discussioni] Prolungamento del diritto d'autore nell' EU?
Luca Lizzeri
luca.lizzeri a niche.it
Mer 21 Lug 2004 10:54:49 CEST
Marco,
>In "considerazione" l'allungamento da 50 a 95 anni
>
>http://punto-informatico.it/p.asp?i=49069
>
Ciò che avevo scritto al proposito
(http://wikilab.net/archivi/2004/07/12/pi-protezione-per-le-incisioni-musicali/):
Un articolo del Financial Times di oggi parla delle anziane star della
musica che presto chiederanno all’Unione Europea maggiore protezione per
i propri lavori e i propri portafogli.
Si avvicina il momento in cui, dopo 50 anni, comincerà a scadere il
copyright delle prime registrazioni di artisti come i Beatles, i Rolling
Stones, Johnny Halliday e molti altri. Nell’Unione Europea, infatti, le
registrazioni sonore sono protette per 50 anni, mentre le composizioni
musicali, i film o i libri sono protetti per 70 anni.
E’ comprensibile che cantanti e gruppi rock, e l’industria discografica,
chiedano una proroga dei diritti per garantirsi una pensione non meno
dorata della loro giovinezza. Sono meno comprensibili i motivi per cui
gli dovrebbe essere concessa. All’epoca in cui sono state effettuate
queste incisioni, la legge garantiva loro una protezione più breve
(intorno ai 20 anni, se non sbaglio), quindi hanno già beneficiato di un
notevole prolungamento (+150%!).
Un giorno bisognerà decidere una volta per tutte se il diritto d’autore
debba essere una proprietà naturale e quindi infinita nel tempo, o debba
essere qualcosa che esiste per bilanciare interessi privati ed interessi
pubblici e stimolare alla creazione di nuove opere che un giorno
(lontano) finiranno nel pubblico dominio.
Io credo nella seconda accezione. Che essa funzioni è dimostrato dal
fatto che la maggior protezione non venga neanche chiesta per stimolare
la creazione di nuove opere: i brani in questione sono stati registrati
quasi cinquant’anni fa. Viene chiesta semplicemente per poter spremere
ancora un pò la vita utile di alcune vecchie incisioni. E si parla degli
artisti più famosi dell’epoca, non di artisti in genere.
Non importa il fatto che, dopo cinquant’anni, qualcuno potrebbe
finalmente prendere vecchie incisioni ormai fuori catalogo e
ripubblicarle, riscoprire i nastri di vecchi concerti ormai dimenticati
e renderli disponibili su Internet. Non importa il fatto che una
estensione del genere sottrarrebbe altre opere al pubblico dominio
(quelle incise da più di 50 ma meno di 70 anni, ad esempio). Non importa
il fatto che questi artisti non abbiano certo bisogno di una robusta
dose di beneficenza. Non importa il fatto che la maggior parte della
musica oggi incisa e pubblicizzata con grandi spese sarà dimenticata tra
10, non dico tra 50 anni.
Comunque, per buona misura, la Commissione Europea ha acconsentito a
rivedere la direttiva su termini di protezione del 1993, e il Parlamento
Europeo esaminerà questo autunno eventuali cambi che verranno proposti.
Ciao,
Luca
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