[Discussioni] Stanca, voto elettronico e software libero...

Giacomo Cosenza giacomo.cosenza a sinapsi.com
Mar 8 Giu 2004 21:57:35 CEST


Luca Marrocco wrote:

>On Tue, 08 Jun 2004 18:47:23 +0200
>Simo Sorce <simo a softwarelibero.it> wrote:
>
>  
>
>>On Tue, 2004-06-08 at 18:39, Luca Marrocco wrote:
>>    
>>
>>>  semplicemente riordinando casualmente la lista dei voti, in questo
>>>modo si spezzerebbe la corrispondenza biunivoca tra lista di votanti
>>>e lista di voti.
>>>      
>>>
si, potrebbe essere una soluzione, pero' bisogna essere certi che non 
sia tracciabile

>>>  Oppure semplicemente basterebbe che il software non memorizzasse
>>>alcuna corrispondenza votante/voto, e vista la ''apertura'' dei
>>>sorgenti questo e' immediatamente verificabile.
>>>      
>>>
il problema e' che la corrispondenza potrebbe essere trovata a 
posteriori: ti do la scarpa destra prima del voto e quella sinistra dopo 
il voto, quando ho la certezza che tu abbia votato per me.
questo e' comunque un problema anche senza la "e" davanti, visto che e' 
pieno di seggi che raccolgono poche decine di aventi diritto al voto.

>>L'apertura dei sorgenti non è sufficiente.
>>
>>Ci deve essere anche un modo per verificare che il software installato
>>corrisponda ai sorgenti presentati.
>>    
>>
beh, a dire la verita' sarebbe necessaria un'intera urna elettronica 
certificata in tutte le sue componenti e verificabile in tutte le sue 
componenti

>>Inoltre non ha molto senso che la comunicazione sia cifrata.
>>Deve essrere "firmata" questo si. ma sarebbe anche bene permettere di
>>"sniffare" la connessione per assicurarsi che ciò che viene trasmesso
>>sia effettivamente ciò che è stato archiviato.
>>    
>>
si, potrebbe essere solo firmata (anche se attenzione con le firme con 
il time stamp, altrimenti siamo da capo) , purche' l'intervallo 
temporale tra l'archiviazione (randomica) e la spedizione sia 
sufficientemente lungo da evitare che proprio sniffando si scopra chi ha 
dato il voto a chi.

>
>  Dal punto di vista ''informatico'' si, ma dal punto di vista umano e' un po come l'urna opca... basterebbe anche un urna di vetro trasparente, eppure :)
>
>  
>
>>In realtà l'uso di carta e penna o comunque di un sistema di conteggio
>>in due tempi (anche completamente automatizzato) nel cui mezzo vi sia un
>>pezzo di carta che l'elettore può verificare è una delle migliori
>>garanzie contro i brogli.
>>    
>>
>
>  ma, diciamo che dopo essere stato ''autenticato'' l'utente riceve un token elettorale casuale (disaccoppiato dalla sua identita) con il quale puo' effettuare la votazione. In questo modo si manterebbe un sistema di conteggio in due tempi che potrebbe garantire anonimato ed autenticazione. Naturalmente il token non deve assosutamente essere associato alla persona senno rimarrebbe il problema.
>  
>
si, potrebbe essere, pero' non sono ancora certo
in ogni caso provo a fare un ragionamento piu' top-down.
a) i comandi elettronici  nel mercato automobilistico in generale devono 
sempre avere una soluzione meccanica di back-up per motivi di sicurezza 
(fisica delle persone).
b) i comandi elettronici sono quindi un costo in piu' che uno paga (piu' 
o meno volentieri) se danno un valore aggiunto
c) nel caso del e-vote, credo che sia altrettanto necessaria una 
soluzione fisica di backup, pero' mi sfugge quale sarebbe il valore 
aggiunto se non posso togliere scrutatori/segretari/presidenti (questi 
fanno anche da registration authority), urne, matite copiative, timbri, 
registri, ecc. perche' ho comunque bisogno di una soluzione di backup 
(credo che sia condivisibile questa necessita', soprattutto perche' nel 
bel paese  si vota  con il caldo e con il caldo i blackout come sappiamo 
non sono eventi impossibili)
Insomma, qui prodest l'e-vote in un contesto in cui i livelli di 
servizio non possono essere garantiti?
A me, quello dell'e-vote, continua a sembrare uno specchietto per 
allodole. Per carita' qualche sperimantazione la si faccia, e' utile per 
capire, per raffinare, per migliorare, ma lo si faccia, per qualche cosa 
che non abbia a che fare con una cosa tanto seria. lo si faccia per i 
sondaggi online, per garantire l'anonimato anche quando si esprimono 
preferenze sui prodotti e sui servizi (io per esempio, lo farei per una 
sorta di auditel della qualita' per il nascente mercato del VOD).  lo si 
faccia anche per i questionari di marketing e di quant'altro, ma si 
lasci stare il voto.
Ovviamente e' solo un'opinione, anche un po' bizzarra.
Mimmo



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