[Discussioni] Ultime adesioni
Marco Trotta
mrta a bfsf.it
Sab 12 Giu 2004 01:02:04 CEST
E con questa chiudiamo. Ringrazio di cuore tutt* quell* che hanno lavorato
direttamente e inderettamente all'appello e alla sua diffusione. Credo che
possiamo essere soddisfatti del buon risultato ottenuto, visti i tempi (e
questi Tempi). Ma, ovviamente, il bello comincia ora col nuovo parlamento e
dovremo cercare di essere puntuali a segnalare gli impegni assunti.
MT
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From: fpaola a tiscali.it
To: "Marco Trotta" <mrta a bfsf.it>,
mrta a bfsf.it
Subject: RE: All'attenzione delle/dei candidat* lisiat Di Pietro/Occhetto
alle elezioni europee
Date: Thu, 10 Jun 2004 19:48:07 +0200
cari amici,
ho aderito all'appello che, vi comunico, viene pubblicato in forma integrale
su www.francescopaola.com
nella occasione mi permetto segnalare una lettera aperta sulla ricerca a
firma dell'on. di pietro, di andrea raccanelli, fisico ricercatore italiano
all'estero, e mia. la lettera potrà essere visionata sempre su
www.francescopaola.com
con i miei migliori saluti,
francesco paola
responsabile nazionale concorrenza del partito e candidato per le elezioni
europee nella italia centrale per la lista di pietro occhetto
www.francescopaola.com
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From: andrea cinquegrani <ancinque a tin.it>
To: mrta a bfsf.it
Subject: VOTI DI PACE
Date: Fri, 11 Jun 2004 10:33:49 +0200
VOTI DI PACE PER L'EUROPA
Questo tempo ha bisogno di testimoni. Persone che vogliano diffondere le
ragioni della pace in un mondo segnato dalla logica del conflitto e dello
sterminio.
Il modello della guerra di occupazione in Iraq non può e non deve passare
nelle coscienze di giovani e meno giovani. Non è con i bombardamenti e con
l'annientamento della sovranità di un popolo che l'Occidente manterrà il
suo livello di benessere. Il dialogo, la condivisione delle risorse, nuove
politiche di fratellanza tra i popoli dovranno prendere il posto delle
attuali, quotidiane sopraffazioni messe in atto dal potere unico degli
Stati Uniti. Se tutto questo non accadrà, sarà fortemente a rischio la vita
stessa del pianeta e dei suoi abitanti. Ma, prima ancora, passerà il
modello di una risoluzione dei conflitti - anche interpersonali - fondata
sulla violenza e sul predominio del più forte. Come già accade, in Italia,
nelle terre segnate dallo strapotere della malavita organizzata: in primis,
la Campania.
E' per tutto questo che ho accettato la proposta di Alfonso Pecoraro Scanio
di una mia candidatura alle Europee nella Circoscrizione Sud come
"testimone di pace". Un messaggio che da oltre vent'anni diffondo e porto
avanti con la mia attività di giornalista della Voce della Campania, e che
oggi propongo anche sostenendo l'unica forza politica con la bandiera
arcobaleno nel simbolo: i Verdi del Sole che ride.
Mi auguro che tutto questo serva a moltiplicare i testimoni di pace, in
Europa ed oltre.
Napoli, 11 giugno 2004
Rita Pennarola
Candidata dei Verdi per la Circoscrizione Sud alle Europee 2004
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From: "PDCI - Esteri" <internazionale a comunisti-italiani.org>
To: "Marco Trotta" <mrta a bfsf.it>,
<stampa a infostampa.com>,
<online a lastampa.it>,
<larepubblica a repubblica.it>,
<news a peacelink.it>,
<corriere.it a rcs-web.it>
Subject: R: Adesione di Iacopo Venier candidato PdCI; "Per una Eu
ropa protagonista di una società dell'informazione soste
nibile e incentrata sui diritti e sulla libera circolazion
e dei saperi"
Date: Thu, 10 Jun 2004 11:15:37 +0200
Gentile signor Trotta
rispondo alla sua cortese sollecitazione trasmettemdole, in allegato, le
posizioni del nostro partito in materia.
Come vedrà, nel corso della recente legislatura del Parlamento europeo, la
questione è stata oggetto di un nostro impegno preciso e tale sarà anche
nella prossima.
Siamo per l'Europa della Pace, dei diritti, del lavoro, della Democrazia,
questa è la sintesi del nostro programma elettorale per queste
importantissime elezioni europee; dunque per noi non si tratta di un
samplice " questione tecnica " ma della difesa delle libertà democratiche.
In quanto candidato del PdCI le posso confermare il mio impegno personale
assieme a quello di di tutti quanti saranno eletti nelle liste del Partito
dei Comunisti Italiani.
Con i miei migliori saluti
Iacopo Venier
Membro della Segreteria Nazionale
Candidato nella Circoscrizione 3 - Italia Centrale
Partito dei Comunisti Italiani
delegazione nel Gue/Ngl al Parlamento europeo
Ufficio stampa
Bruxelles 27 agosto 2003
Manifestazione per la libertà di diffusione della conoscenza,
contro la direttiva sulla brevettabilità del software
La delegazione dei PdCI nel GUE/NGL aderisce alla manifestazione indetta
dalla Foundation for Free Information Infrastructure per il rifiuto della
proposta della Commissione sull'applicazione del brevetto europeo al
software.
La manifestazione si svolgerà a Bruxelles, mercoledì 27 agosto 2003, Place
de Luxemburg, di fronte al Parlamento europeo il quale, la settimana
prossima, dovrà adottare in prima lettura il provvedimento.
Il PdCI critica con forza la proposta legislativa della Commissione in
quanto essa limita la ricerca e l'innovazione nel campo informatico e rende
impossibile lo sviluppo del software per le pmi.
Con la proposta di brevettare il codice o gli algoritmi software, la
Commissione é come se volesse brevettare note e accordi musicali.
L'industria musicale che avesse il brevetto sugli accordi pretenderebbe i
diritti da chiunque scrivesse qualsiasi brano musicale, e renderebbe cosi'
impossibile ai compositori non suoi salariati scrivere nuova musica .
Copiando pedissequamente il modello statunitense, la Commissione intende
così favorire poche multinazionali, ovvero il monopolio, limitando la
possibilità di produrre software e creando un enorme vuoto occupazionale e
di conoscenza nelle piccole e medie imprese.
La proposta di direttiva è uno strumento di aggressione alla libera
diffusione ed arricchimento della conoscenza in questo nuovo ambito, quello
informatico, alla base del resto delle indicazioni del Consiglio di Lisbona.
A tale proposito il deputato Armando Cossutta, membro della commissione
giuridica del Parlamento europeo, ha presentato emendamenti di libertà al
testo della Commissione.
Partito dei Comunisti Italiani
delegazione nel Gue/Ngl al Parlamento europeo
Ufficio stampa
Strasburgo 23 settembre 2003
ARMANDO COSSUTTA ED I COMUNISTI ITALIANI CONTRO LA DIRETTIVA SULLA
BREVETTABILITA' DEL SOFTWARE
La delegazione dei PdCI nel GUE/NGL manifesta una posizione fortemente
critica verso il rapporto Mc Carthy sulla brevettabilità del software
presentando 14 emendamenti al testo della relatrice tra i quali quello
della richiesta di rigetto della proposta di Direttiva.
Il PdCI critica con forza la proposta legislativa della Commissione in
quanto limita la ricerca e l'innovazione nel campo informatico creando un
grave problema occupazionale con la perdita di migliaia di posti di lavoro
e rendendo impossibile lo sviluppo del software per le pmi.
Con la proposta di brevettare il codice o gli algoritmi software, la
Commissione é come se volesse brevettare note e accordi musicali.
L'industria musicale che avesse il brevetto sugli accordi pretenderebbe i
diritti da chiunque scrivesse qualsiasi brano musicale, e renderebbe cosi
impossibile ai compositori non suoi salariati scrivere nuova musica.
Il Presidente del PdCI Armando Cossutta, criticando fortemente la proposta
legislativa con la presentazione di numerosi emendamenti prima nell'ambito
della commissione giuridica poi in occasione del voto in plenaria, si
schiera e supporta il lavoro svolto da tutti i gruppi a sostegno del
"software libero" con i quali ha collaborato attivamente nelle ultime
settimane.
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From: Jason Nardi <jason.nardi a unimondo.org>
To: Marco Trotta <mrta a bfsf.it>
Subject: Fwd: Risposta on. Calo'
Date: Thu, 10 Jun 2004 09:45:13 +0200
Aggiungi, se non lo hai già fatto, Lapo Pistelli (Margherita)
Jason
Inizio del messaggio inoltrato:
Da: Giorgio Calò <giorgio.calo a tiscali.it>
Data: 10 giugno 2004 9:43:37 CET
A: <cris a unimondo.org>
Oggetto: Risposta on. Calo'
Gentile sig. Trotta,
aderisco con piacere all'appello per la libertà di informazione e le invio
il testo di un mio intervento in aula al P.E. riguardante il problema.
Cordiali saluti
Giorgio Calo'
1 allegato
TESTO DELL'INTERVENTO AL PARLAMENTO EUROPEO
DELL'ON GIORGIO CALO'
NEL CORSO DELLA DISCUSSIONE SULLA LIBERTA' DI INFORMAZIONE
(RELAZIONE BOOGERD-QUAAK)
I fatti che ci sono stati presentati e che riguardano i rischi per la
libertà di informazione in Italia sono così evidenti e gravi che ribadirli
sarebbe inutile. Desidero invece commentarli con alcune riflessioni.
Non si sbaglia affermando che nel mio paese esiste ancora libertà di
espressione, ma si è fortemente contratto lo spazio della libertà di
informazione.
Vi è infatti un fenomeno che in questi giorni sta pericolosamente
espandendosi. In Italia, la mancanza di pluralità dell'informazione sta
diventando oggi mancanza di informazione tout court e perfino il processo
che riguarda un parlamentare europeo imputato in un procedimento penale per
il reato di collusione mafiosa passa sotto silenzio nei media.
La ripetitività e la frequenza delle violazioni sono poi tante e tali da
far pensare a un sistema chiuso e autoriferito, che con tenacia persegue
quegli obiettivi antidemocratici che erano alla base del piano di
"Rinascita" di Licio Gelli e della sua Loggia massonica deviata, la P2,
alla quale il cavalier Berlusconi era iscritto (tessera n.1816). Quale
spazio avrebbero, in un altro paese europeo, le notizie di un processo per
mafia che coinvolgesse il braccio destro del premier, cofondatore del suo
partito?
Una legge per risolvere il devastante conflitto di interessi del Presidente
del Consiglio italiano e, a cascata, di molti dei suoi ministri, è oggi
assolutamente indispensabile.
Sotto gli occhi di tutti è poi l'ostruzionismo che in questi giorni è stato
messo in atto contro la relazione Boogerd-Quaak; si vuole impedire che sia
discussa in questa legislatura, per non mettere sotto accusa un sistema
informativo destinato a produrre solo consenso per chi lo possiede o lo
controlla.
Non è mai piacevole parlare male del proprio Paese, ma il risvolto più
negativo è rappresentato dai fatti che avvengono in Italia. Contro di essi
dobbiamo levare forte e chiara la nostra voce di riprovazione e di denuncia.
Strasburgo 20.4.04
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